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martedì 8 gennaio 2019 | 15:47
Attualità

Povertà educativa minorile, Progetto Sud in campo in tutte le province - Notizie

Circa 250 gli studenti coinvolti. La Comunità di Don Giacomo Panizza selezionata con il progetto “Apptraverso la Calabria”

di T. B.

La Comunità Progetto Sud, grazie alla collaborazione di due reti associative calabresi: il Cnca Calabria (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza) e l’Arci Calabria, ha messo in rete istituti scolastici delle province di Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Catanzaro per dare vita ad un progetto denominato “Apptraverso la Calabria”.

 

Il progetto è stato selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Dal 5 novembre 2018 le prime azioni di #Apptraverso sono state attivate sul territorio regionale di riferimento, con incontri di formazione per tutte le figure professionali coinvolte: dagli operatori ai referenti di progetto.

 

Più di quaranta le professionalità, dieci le scuole coinvolte per un totale di 250 studenti frequentanti le scuole secondarie di primo e di secondo grado sparse nell'intero territorio calabrese.

«Tre i temi portanti e due le metodologie di base – spiega in una nota la responsabile del progetto Marina Galati – le aspirazioni, le capacità, l´inclusività. #Apptraverso vuole costruire le condizioni perché i giovani adolescenti possano aspirare alla costruzione del proprio futuro, senza rinunciarci perché soggetti a povertà educativa: intesa come privazione, per i bambini e gli adolescenti, dell’opportunità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni, la tecnologia e la didattica, come opportunità per coinvolgere i ragazzi all’apprendimento e rendere inclusivi i percorsi scolastici».

 

«In merito alle metodologie di base – riferisce poi la coordinatrice del progetto Isabella Saraceni - Apptraverso ha scelto di operare attraverso due metodiche: una interna al gruppo di lavoro e una esterna che coinvolga i giovani. Quella interna consiste nella opportunità di costruire comunità di pratica territoriali che riflettano e attuino metodi didattici e di lavoro innovativi. Quella esterna, invece, opera all’interno dei contesti scolastici e delle comunità territoriali attraverso l’approccio cooperativo, un metodo funzionale alla costruzione di luoghi inclusivi e comunità educanti».

 

«Il progetto - conclude - vuole essere un attivatore di comunità educante dove il coinvolgimento di insegnanti nella co-conduzione dei laboratori, di aziende nella realizzazione di visite dedicate e di attivazione di laboratori di impresa, di famiglie e genitori possa finalizzarsi alla creazione di reti di solidarietà tra pari».