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venerdì 15 febbraio 2019 | 18:38
Politica

Vitalizi, Giudiceandrea e Morrone: «Mistificazioni le dichiarazioni di Melicchio» - Notizie

Dopo il nuovo attacco del deputato pentastellato arriva la replica dei consiglieri regionali. «Non ha chiare le norme o peggio è in malafede»

di Redazione

Ennio Morrone e Giuseppe Giudiceandrea

«Continua la mistificazione dell’on. Melicchio del Movimento 5 Stelle che invitiamo ad un pubblico confronto per tentare di chiarirgli le idee sulle vicende normative calabresi». È quanto sostiene il capogruppo in consiglio regionale di Democratici e Progressisti Giuseppe Giudiceandrea in merito alle dichiarazioni del parlamentare pentastellato. «Nessuna partita di giro - continua Giudiceandrea - fra risparmi dai vitalizi degli ex, nessuna reintroduzione di vitalizi la cui reintroduzione, e Melicchio dovrebbe saperlo essendo assurto al ruolo di legislatore nazionale, è assolutamente proibita dalla Legge. Continui a tenere il moccolo al governo gialloverde che si accinge ad imporre tagli incredibili alle risorse per il Sud e non cerchi alibi regionali che non gli competono e visto gli strafalcioni continui di conoscenza, non gli fanno alcun onore».

 

Dello stesso parere anche il consiglio regionale Ennio Morrone che afferma essere prive «di ogni fondamento» le dichiarazioni rese dal deputato Alessandro Melicchio.

«L’interpretazione della novella legislativa tradisce il pensiero di chi non ha ben chiaro il testo della legge o, ancor peggio, è in malafede, lasciandosi andare a conclusioni strumentali, faziose ed ancor peggio demagogiche.

La proposta di legge n. 401/10^, difatti – scrive Morrone - introduce nella Regione Calabria il sistema pensionistico contributivo attuando la riforma delle pensioni introdotta nel Gennaio del 2012 dal Governo Monti che prevedeva il taglio dei vitalizi e l’introduzione delle pensioni per i parlamentari e per i consiglieri regionali. Il provvedimento uniforma la Regione Calabria al resto del Paese riducendo in modo deciso i costi della politica calabrese con il passaggio al sistema pensionistico contributivo, esattamente l’opposto di quanto dichiarato dal deputato Melicchio».

Morrone fa sapere di aver «per tali motivi conferito mandato all’avvocato Riccardo Maria Panno per tutelare la propria rispettabilità di uomo e la propria onorabilità politica in tutte le sede giudiziarie».

 

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