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lunedì 25 marzo 2019 | 19:18
Cronaca

Reggio, il saluto del questore Grassi ai cittadini: «Vincete paure e resistenze» - Notizie

VIDEO | Prevenzione e repressione dei reati: su questi due fronti il neoprefetto ha raggiunto ottimi risultati. «Ai reggini- ha dichiarato- dico di camminare insieme alle Istituzioni». Al suo posto domani arriva Maurizio Vallone 

di Angela  Panzera

Il questore Grassi

Raffaele Grassi, dopo quattro anni di duro lavoro, lascia la Questura di Reggio Calabria. Questo pomeriggio si è svolto un incontro in cui il neoprefetto, insieme al vicario del Questore, Gaetano Cravana, e al capo di Gabinetto Aldo Fusco, ha tracciato insieme ai giornalisti un bilancio della sua attività in riva allo Stretto. «Sono stati anni molto intensi- ha affermato- sia dal punto di vista professionale che umano. Reggio è una città bellissima che mi ha dato tanto e io infatti, ho sempre messo il cittadino al centro del mio mandato; lui è il primo baluardo della legalità». Prevenzione e repressione: sono stati questi i due fronti che hanno caratterizzato l’era Grassi, ma anche il dialogo con le Istituzioni, la società civile e i giovani. I risultati ottenuti durante la sua guida alla questura cittadina parlano da soli. Diciassette sono stati i latitanti catturati e ottanta le operazioni di polizia giudiziaria condotte e di queste ben 24 hanno riguardato l’immigrazione clandestina. A capo del cosiddetto piano “Focus ‘ndrangheta” nei quartieri più a rischio della città la Questura reggina in questi quattro anni ha controllato oltre 231 mila persone e 140 mila veicoli; quasi 700 sono state le persone poste agli arresti domiciliari mentre i sequestri amministrativi sono stati 864 e quelli penali 11, giunti all’esito di quasi mille perquisizioni.

Ci tiene più volte a sottolinearlo il neoprefetto Grassi, «abbiamo agito molto sulla prevenzione dei reati» ed infatti, solo per citare alcuni dati, ben 218 sono stati i Daspo emessi nonché i sequestri effettuati ammontano a quasi 90 milioni di euro e le 13 confische eseguite superano i 13 milioni di euro come valore. Per le attività prettamente di ordine pubblico, Raffaele Grassi ha emesso 15 decreti di divieto di svolgimento, in forma pubblica, dei funerali di appartamenti a cosche mafiose sull’intera provincia, 98 servizi finalizzati al contrasto del fenomeno delle “vacche sacre”, con il rintraccio e l’abbattimento di 285 bovini, mentre 885 sono state le aziende controllate per contrastare il caporalato e le conseguenti sanzioni amministrative emesse sfiorano quasi i 4 milioni di euro. Va via con il sorriso Grassi, ma anche con un po’ di commozione. «Ai cittadini reggini- ha dichiarato alla nostra testata- dico di camminare insieme alle Istituzioni, di vincere resistenza e paura e di affermarsi sempre di più come “antenna” della sicurezza. Le porte della Questura- ha concluso- sono la casa della comunità e questa casa va frequentata, ma non va frequentata da noi bensì dai cittadini». Adesso Raffaele Grassi assumerà le funzioni di ispettore generale di amministrazione al Ministero dell’Interno  e al suo posto arriva Maurizio Vallone il quale si presenterà ufficialmente alla stampa domani mattina.