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venerdì 26 aprile 2019 | 12:28
Italia Mondo

La ribellione dei rider, stilata blacklist dei vip che non lasciano la mancia - Notizie

Sono tanti i fattorini che lavorano in condizioni sfavorevoli e sottopagate. Conoscono le abitudini dei loro clienti e dove abitano. Dati usati per portare avanti la protesta

di Redazione

I rider delle più famose app di servizi a domicilio hanno promulgato una “blacklist” di tutti i vip che usufruiscono delle consegne senza rilasciare la mancia al fattorino. Il post/denuncia è stato pubblicato nella giornata di ieri sulla pagina facebook “Deliverance Milano”, portavoce di tantissimi precari che, sotto il sole più torrido o la pioggia scrosciante, raggiungono le abitazioni dei clienti della Milano Bene, tornando a casa senza neanche un euro in più in tasca.

La Milano bene non lascia mancia

Una ventina i nomi citati sul social, Da Wanda Nara a Fedez e Chiara Ferragni per finire con Platinette, la rabbia è nel vedere come le zone popolari premiano un servizio spesso sottopagato e gestito con successo nonostante le avverse condizioni atmosferiche, al contrario degli inquilini di zone al centro della “città della moda”: "Inutile dire che questi personaggi famosi vivono in quartieri residenziali extralusso o nel centro delle città e che è significativo riscontrare come sia più facile ricevere la mancia se si consegna in zone popolari o in quartieri periferici, piuttosto che in distretti o in civici fighetti e più pettinati".

Maggiori diritti per i rider 

L’appello continua con la richiesta rivolta ai datori di lavoro per ottenere maggiori sicurezze e diritti minimi: "diritti sindacali, salario minimo, una previdenza sociale adeguata" e che le mance non vengano tassate. I fattorini conoscono orari e abitudini di chi usufruisce dei servizi e minacciano di usare questi dati sensibili per portare avanti una battaglia contro le stesse piattaforme che li sfruttano fino all’osso:“Queste piattaforme come sfruttano noi lavoratori senza farsi alcuno scrupolo, sfruttano anche voi, speculando e vendendo i vostri dati.”

Uomini e donne che ogni giorno lavorano senza diritti, con il pericolo di essere aggrediti o derubati e doverci rimettere di tasca propria in salute e in portafoglio.