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mercoledì 19 giugno 2019 | 14:06
Politica

Gioia Tauro e il “civismo” che spiazza la partitocrazia - Notizie

VIDEO | I sindaci Alessio e Stasi interpretano una voglia di partecipazione popolare che i partiti non rappresentano più. Intanto il primo cittadino della città del Porto ribadisce le responsabilità della Cittadella «sul funzionamento del depuratore e dell’inceneritore»

di Agostino Pantano

Il giuramento del sindaco Alessio in piazza

Nel comizio di ringraziamento, il sindaco di Gioia Tauro rinnova il senso del laboratorio civico che l’ha portato al trionfo e comincia ad avvisare la Regione. Ora che è primo cittadino, e continua a dare prova che il popolo è con lui, l’amministratore si dice pronto ad «entrare in rotta di collisione con la Cittadella che ha grandi responsabilità sul funzionamento del depuratore e dell’inceneritore».

Alessio non manca di cercare, e trovare, parallelismi anche con l’esperimento che a Corigliano Rossano ha portato alla vittoria Flavio Stasi, e interpreta questo doppio risultato positivo per il civismo come un segnale da dare al partitismo tradizionale.

«I partiti devono cambiare – ha detto – stare in mezzo al popolo e non occuparsi dei problemi personali dei vari leader». Insomma, slanci e moniti che non mancheranno si risuonare anche nel dibattito regionale, visto che il Pd fin qui ha evitato di prendere posizione rispetto al civismo municipale     .