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martedì 16 luglio 2019 | 18:10
Politica

Porto, Magorno tiene fuori l'opposizione: «Questa la sua pacificazione?» - Notizie

di Francesca  Lagatta

Marcello Pascale

«Abbiamo appreso che questa mattina il neo sindaco Ernesto Magorno insieme a parte della sua maggioranza ha convocato negli uffici del comune di Diamante una riunione per discutere della ferita aperta della politica diamantese: il porto. Siamo felici di apprendere che la questione porto è al centro delle attività dell’amministrazione Magorno - ci auguriamo molto di più di quanto lo sia stata nei precedenti mandati comunali del senatore - ma ci rammarichiamo di non essere stati invitati all’incontro». A pronunciare queste parole è Marcello Pascale, capogruppo di opposizione “Diamante e Cirella #SiamoVoi”, che continua: «Alla riunione erano infatti presenti, oltre a Magorno e a parte della maggioranza in consiglio comunale, il concessionario dell’opera portuale, il direttore dei lavori e un rappresentante della dirigenza regionale. Non era invece presente nessuno dei membri dell’opposizione».

«Perché prima nessuna riunione?»

«Più volte nel corso della precedente amministrazione - afferma ancora Marcello Pascale - avevamo tentato di ottenere incontri e riunioni con i dirigenti e i tecnici regionali per avere delucidazioni e notizie sulle ragioni che di fatto hanno bloccato la realizzazione dell’opera. Non abbiamo mai ottenuto risposte o incontri. Oggi mi viene da pensare che ci fosse un veto politico che impediva ai funzionari regionali di incontrare l’amministrazione di Diamante».

La strana pacificazione sociale

Il sindaco Magorno ha più volte dichiarato di voler essere il sindaco di tutti e di auspicare a una pacificazione sociale che miri a unire e non a dividere il Paese. «Ma ad oggi queste restano solo parole - incalza Pascale -, chi parla di pacificazione sociale e unità, poi “dimentica” di convocare a un tavolo di concertazione tutti i consiglieri di opposizione che hanno il diritto, per garantire la piena rappresentanza e democrazia, di essere presenti durante gli incontri di questo calibro. Come ho già detto non faremo sconti a nessuno, siamo stati eletti per lavorare e vogliamo che il nostro ruolo di opposizione sia rispettato sin da subito».