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mercoledì 15 aprile 2015 | 09:14
Economia e Lavoro

Tallini: 'Illegittima la stabilizzazione di 10 Lsu/Lpu' - Notizie

'Oliverio predicava le regole in campagna elettorale, ora le viola sistematicamente'. Il consigliere regionale catanzarese critica il governo regionale per la stabilizzazione di dieci lavoratori precari.

di Redazione

“L’uomo che in campagna elettorale predicava il rispetto delle regole ora che è al potere le viola sistematicamente”. Il consigliere regionale Domenico Tallini attacca frontalmente il presidente Oliverio e gli assessori al personale Ciconte e al lavoro Guccione per avere stabilizzato, al di fuori di ogni regola, dieci lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità utilizzati presso i dipartimenti regionali, attribuendo loro una qualifica superiore a quelli precedentemente stabilizzati dalla Regione.

“Pesa, su questa vicenda di palese discriminazione tra lavoratori – sottolinea Tallini- il silenzio dei sindacati, pronti a sparare a zero su Scopelliti ad ogni suo atto, ma evidentemente distratti davanti alle irregolarità e alle illegittimità di Oliverio”.

La delibera contestata dal consigliere Tallini è la numero n. 103 del 03.04.2015 “Contrattualizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità utilizzati presso i Dipartimenti regionali”- atto di indirizzo.

Con questo atto – spiega l’esponente del centrodestra nell’interrogazione presentata al presidente del Consiglio regionale Scalzo - la Giunta Regionale ha provveduto alla contrattualizzazione di 10 unità lavorative oltre i termini stabiliti dalla stessa Legge n. 147/2013, termine previsto entro il 31.12.2014. Ma vi è di più. La Delibera della Giunta Regionale n° 103 del 03.04.2015, proposta congiuntamente dall’Assessore Regionale al Lavoro Carlo Guccione e dall’Assessore al Personale Vincenzo Ciconte, non evidenzia nessuna istruttoria compiuta dal Dirigente del Dipartimento Organizzazione e Personale, i cui pareri sono indispensabili ai fini della procedura contrattuale.

A queste dieci unità la Giunta ha attribuito nominativamente categorie giuridiche C e D, mentre tutti gli altri ex LSU-LPU stabilizzati dall’Amministrazione Regionale svolgono mansioni che afferiscono esclusivamente alla categoria A e B, nonostante molti di queste unità siano in possesso di laurea in varie discipline.

Nell’interrogazione, Tallini chiede di conoscere la disposizione di Legge che permette l’inquadramento a tempo determinato nelle Categorie C e D dei lavoratori LSU-LPU, dal momento  tali unità possono essere inquadrate solo in categoria A o B; i motivi per cui non sono stati rispettati i termini di assunzione previsti dall’art. 1 comma 207 della Legge N° 147/2013  ovverro stipulare improrogabilmente i contratti a tempo determinato entro il 31/12/2014 “secondo cui la mancata sottoscrizione del contratto entro il termine previsto costituisce causa di decadenza dal contributo e la cessazione costituisce motivo di revoca parziale del contributo” – o eventuali deroghe concesse; i motivi per cui non risulta compiuta nessuna istruttoria da parte del Dirigente del Dipartimento Organizzazione e Personale, indispensabile ai fini di qualsiasi  procedura contrattuale.

Ma soprattutto Tallini chiede di conoscere i criteri di scelta dei nominativi individuati all’interno della D.G.R. n. 103 del 03.04.2015, che hanno portato all’individuazione delle 10 unità da inquadrare in categoria C e D  e se tra i soggetti interessati vi siano lavoratori che hanno precedentemente rinunciato alla stabilizzazione e i criteri di individuazione delle competenze in termini di funzioni e compiti, dal momento che si palesa una discriminazione tra le unità citate nella D.G.R. n. 103/2015 (cat. C e D) e quelle già stabilizzate dall’Amministrazione Regionale (cat. B.)

Il consigliere conclude l’interrogazione chiedendo, visto gli evidenti vizi di legittimità riscontrati, procedere alla revoca in autotutela della Delibera N° 103 del 03/04/2015 avente per oggetto ““Contrattualizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità utilizzati presso i Dipartimenti regionali”- atto di indirizzo, configurandosi essa stessa in un vero e proprio abuso.”