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venerdì 2 agosto 2019 | 11:45
Cronaca

Da 10 anni si fingeva cieco, i carabinieri lo filmano e lo beccano alla guida - Notizie

VIDEO | È stato anche fermato dai militari mentre guidava l’auto della moglie. Per il 48enne catanzarese disposto anche un decreto di sequestro beni

di Redazione

Falso cieco filmato dai carabinieri

Da quasi 10 anni intascava la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento poiché riconosciuto cieco assoluto, ma lui, un 48enne catanzarese, svolgeva tranquillamente attività incompatibili con il suo grave quadro clinico di persona affetta da “atrofia ottica”: guidava l’autovettura, passeggiava tranquillamente per strada senza alcun ausilio, girandosi a guardare chi passava, si recava in una profumeria ove controllava i prodotti sugli scafali, consultava la rubrica del proprio smartphone.

Alla guida dell’auto della moglie

E’ quanto hanno accertato i Carabinieri della Stazione di Catanzaro Lido che, nell’ambito di una minuziosa attività investigativa, condotta attraverso riscontri documentali e prolungati servizi di osservazione e pedinamento, hanno monitorato gli spostamenti e le occupazioni dell’uomo, poi compiutamente identificato durante un controllo alla circolazione stradale, proprio mentre conduceva l’autovettura intestata alla moglie. In quella circostanza, consapevole della sua condizione di finto cieco e per evitare di essere scoperto, fornisce agli operanti generalità false, asserendo di aver dimenticato a casa la carta d’identità e la patente di guida. Incalzato dai militari che gli chiedono di esibire i documenti, non può far altro che fornire le reali generalità ed esibire i documenti richiesti reperiti presso la sua abitazione. Senza disvelare l’attività in corso, i carabinieri, oltre a denunciarlo il reato di false dichiarazioni sull’identità personale, redigono un verbale di contestazione per violazione del Codice della Strada - tra cui quella di aver guidato con una patente scaduta dal 2010 - e il falso cieco, senza alcuna difficoltà, sottoscrive il verbale e va via, credendo di averla fatta franca. Ma i militari hanno ormai in pugno la prova regina: lo hanno compiutamente identificato.

Il sequestro beni

Una brutta mattinata quella appena trascorsa per l’uomo che, recatosi a prelevare la pensione all’ufficio postale, si è visto rispondere che il suo libretto di risparmio era stato bloccato: i militari hanno infatti eseguito nei suoi confronti un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca obbligatoria, anche per equivalente, emesso dal Gip di Catanzaro a conclusione delle indagini dirette dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, Stefania Caldarelli, con il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del procuratore della Repubblica Nicola Gratteri.

 

Il provvedimento è stato eseguito sulle somme di denaro o sui beni mobili e immobili e su qualsiasi altra utilità nella disponibilità dell’indagato siano alla concorrenza della somma di 98mila euro circa. A tanto ammontano le erogazioni dell’Inps di cui l’uomo ha indebitamente beneficiato negli anni e che, grazie agli uomini dell’Arma, non percepirà più. Ma oltre il danno, la beffa: l’uomo infatti dovrà rispondere del grave reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.