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martedì 20 agosto 2019 | 09:58
Economia e Lavoro

Il Mezzogiorno volano dell'imprenditoria italiana. Bene la Calabria - Notizie

A dirlo i dati di Unioncamere ed Infocamere. Vibo Valentia e Crotone nei primi 20 posti della graduatoria per tasso di crescita. In aumento le imprese ricettive e di ristorazione

di Redazione

Il Mezzogiorno del Paese volano del tessuto imprenditoriale italiano nel secondo trimestre dell’anno.

 

Delle 29mila unità in più che risultano al Registro delle Camere di commercio come saldo tra iscrizioni e cessazioni tra aprile e giugno, quasi 11mila, ovvero una su tre, hanno sede nelle regioni del Sud con Sassari e Lecce prime nella classifica delle province che registrano l’incremento relativo più elevato, rispettivamente +0,85% e +0,84%, seguite a ruota da Bolzano (+0,83%), Aosta (+0,82%) e Prato (+0,79%).

 

Questo è quanto emerge dai dati diffusi da Unioncamere ed Infocamere. Il Mezzogiorno mette a segno anche l’incremento relativo più elevato (+0,52%). Infatti nei primi 20 posti della graduatoria per tasso di crescita si incontrano 10 province meridionali: oltre a Lecce e Sassari, ci sono anche Vibo Valentia, Pescara, Brindisi, Caserta, Campobasso, Nuoro, Crotone e Palermo.

 

Tuttavia il rapporto diffuso dai due enti dimostra che in valori assoluti sono Roma (+3.168) e Milano (+2.570) a segnare i saldi maggiori tra iscrizioni e cessazioni di impresa nel periodo compreso tra aprile e giugno, davanti a Napoli (+1.636) e Torino (+1.142). In tutte le regioni il trimestre si è chiuso con il segno positivo: dalla Lombardia (5.014 imprese in più) alla Valle d'Aosta (+101) al Veneto (+2.057), dall'Emilia Romagna (+1.519) alla Toscana (+1.982) al Lazio (+3.956), dalla Campania (+3.258), alla Puglia (+2.243) alla Sicilia (+2.064) alla Sardegna (+1.026). A eccezione del Nord-Ovest, però, tutte le circoscrizioni hanno registrato un tasso di crescita inferiore a quello misurato nel corrispondente trimestre dello scorso anno.

 

Crescono le imprese ricettive e di ristorazione

Da Unioncamere e Infocamere  sottolineano che andando ad effettuare un’analisi settoriale, ad eccezione dell'industria estrattiva (limitata a sole 4.120 imprese), tutti hanno messo a segno saldi positivi nel trimestre. Meglio degli altri, in termini assoluti, ha fatto il settore degli alberghi e ristoranti, uno tra i più rilevanti per numero di realtà esistenti, con 5.284 imprese in più. Seguono a ruota altri due grandi comparti: le costruzioni (+4.518 unità) e il commercio con 3.377 imprese in più rispetto alla fine di marzo. Bene anche il settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.959) e quello dei servizi alle imprese come noleggio e agenzie di viaggio con +2.693 unità. In termini relativi, i risultati migliori vengono dai settori legati ai servizi: +1,4% le attività professionali scientifiche e tecniche, +1,3% le attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese e +1,2% gli alberghi e ristoranti.