Economia e Lavoro

La protestaAmbulanti in agitazione a Paola: «Troppi giorni di fiera e canone per l’occupazione del suolo aumentato»

VIDEO | Il segretario regionale dell’Associazione Nazionale Ambulanti, Domenico Fimiano, è stato categorico: «La mancanza di trasparenza e di consultazione con le associazioni di categoria, da parte del Comune, è inaccettabile»

di Francesco Frangella
3 maggio 2024
21:30
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Nella città di Paola, la sezione calabrese dell'Associazione Nazionale Ambulanti (Ana Ugl) è attualmente in uno stato di fermento a causa della gestione fieristica per i festeggiamenti in onore del Patrono della Calabria, San Francesco, che sono iniziati il primo maggio e culmineranno il giorno 4. Quest'anno, le celebrazioni sono state anticipate dall'apertura della fiera, con bancarelle posizionate già alcuni giorni prima su indicazione dell'amministrazione comunale, che ha stabilito che rimanessero in strada fino alla domenica successiva, il 5 maggio. Questa situazione starebbe penalizzando sia i venditori occasionali, costretti a pagare il doppio della tariffa standard per l'occupazione di suolo pubblico, sia quelli che partecipano stabilmente al mercato settimanale, privati di due appuntamenti domenicali: quello precedente alla festa e quello immediatamente successivo.

Di fronte a questa problematica, i rappresentanti degli ambulanti hanno annunciato l'intenzione di proporre un ricorso al Tar per l'anno prossimo, contestando le delibere che stabiliscono tariffe di 1,80 euro al metro quadrato al giorno per l'occupazione temporanea di suolo pubblico in un comune con meno di 15mila abitanti.


«L'Associazione Nazionale Ambulanti Calabria (Ana Ugl, ndr) -  è la spiegazione del segretario regionale Domenico Fimiano - ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo alla gestione della Fiera di San Francesco a Paola 2024. Nonostante l'invio di una nota il 17/04/2024, il comune ha ignorato le richieste e ha addirittura aumentato il canone dovuto dagli operatori rispetto all'anno precedente, senza alcuna spiegazione valida. Queste decisioni unilaterali hanno un impatto diretto sugli operatori del mercato settimanale di Paola, che perderanno due giornate lavorative senza alcuna consultazione con le associazioni di categoria».

«L’Ana Ugl Calabria - ha proseguito il referente della categoria - ha chiesto un incontro urgente con il comune di Paola per chiarire la situazione. Nonostante la partecipazione a diverse riunioni con gli amministratori e gli uffici comunali, l'associazione si è trovata di fronte all'aumento del canone senza alcuna spiegazione durante tali appuntamenti. Inoltre, gli amministratori hanno consigliato alle sigle sindacali di non divulgare informazioni sulla fiera e hanno rifiutato di redigere un verbale delle richieste dell'Ana Ugl Calabria»

«È importante sottolineare - seguita a chiarire il segretario regionale - che il canone dovuto per legge agli operatori non dovrebbe superare i 0,90 euro al metro quadrato al giorno, secondo la legge 160 del 27/12/2019. Tuttavia, il comune di Paola ha imposto una tariffa di 1,80 euro al metro quadrato al giorno, praticamente il doppio del consentito per legge. Inoltre, il comune ha prolungato la durata della fiera senza consultare gli operatori e senza considerare le conseguenze finanziarie per loro, visto che il prolungamento comporta un aumento delle spese per vitto e alloggio».

«L’Ana Ugl Calabria ha richiesto che la fiera si svolga nei quattro giorni tradizionali anziché essere estesa a sei giorni - è la ricostruzione di Fimiano - e ha proposto che, se il comune intende prolungare la durata della fiera, i costi aggiuntivi non siano a carico degli operatori. Inoltre, l'associazione chiederà di visionare le determinazioni di spesa del comune per l'organizzazione della fiera, considerando che l'incasso previsto dall'operazione è di 97.000 euro. La mancanza di trasparenza e di consultazione con le associazioni di categoria è inaccettabile. L’Ana Ugl Calabria si riserva il diritto di ricorrere alle autorità competenti, compresi il Tar e i tribunali civili e penali, se il comune di Paola non rispetterà le leggi statali riguardanti le tariffe da applicare agli operatori e le misure di sicurezza necessarie. Inoltre, l'associazione non escluderà azioni di protesta - ha concluso il segretario - incluso il boicottaggio della fiera, se non verranno soddisfatte le richieste».

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