Casa circondariale “Panzera”, chiusa la sezione “Osservazione psichiatrica”

Lo comunica il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, Agostino Siviglia, il quale in più occasioni aveva evidenziato le enormi problematiche del reparto della struttura reggina
di Redazione
6 giugno 2017
10:50

Si comunica che, a seguito dell’intervento e delle conseguenti segnalazioni effettuate da questo Garante agli organi apicali dell’Amministrazione Penitenziaria e della Giustizia, in ordine alla necessaria chiusura per l’adeguamento strutturale della sezione di “osservazione psichiatrica” del carcere di via S. Pietro, il provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria, Cinzia Calandrino, ha comunicato formalmente, con apposita nota del 29 maggio, che “l’iter amministrativo finalizzato alla successiva attività di ripristino della sezione in oggetto specificata è quasi terminato”. Nella stessa nota si legge, per vero, che la Direzione dell’Istituto penitenziario di Reggio Calabria, Maria Carmela Longo, ha specificato che “l’esecuzione degli interventi strutturali dovrà avvenire con la chiusura dell’intero reparto”.

 


Di conseguenza, il provveditore regionale ha disposto che non vi saranno più ulteriori assegnazioni di detenuti presso la detta sezione di “osservazione psichiatrica”. I lavori di ristrutturazione, la cui tempistica è stata stimata in tre mesi, adegueranno, pertanto, la sezione di “osservazione psichiatrica” reggina alla normativa vigente in materia.

 

Si tratta, dunque, di una battaglia di legalità, dignità e umanità che restituisce senso al comune impegno delle istituzioni della giustizia, penitenziarie e territoriali. La collaborazione interistituzionale innesca sempre processi positivi di cambiamento, quando non si riduce a mera prassi di circostanza e diviene, virtuosamente, servizio al bene comune.

 

In tal senso, un sincero ringraziamento va al garante nazionale delle persone detenute o private della libertà personale, Mauro Palma, che in occasione della sua presenza in Città nei giorni scorsi per partecipare ad un importante seminario di studi organizzato dal Garante dei Reggio Calabria, l’avvocato Agostino Siviglia, non ha voluto mancare di visitare, insieme allo stesso Garante reggino, la sezione in questione e, conseguentemente, intervenire presso il competente Ministero al fine di coadiuvare l’azione correttamente segnalata dall’avvocato Siviglia.

 

Va dato atto del tempestivo intervento con cui il provveditore regionale, Cinzia Calandrino, ha accolto le istanze rappresentate dai due Garanti, in uno con la sensibilità in tal senso già espressa da diverso tempo dalla Direzione dell’istituto penitenziario di Reggio Calabria. Per vero, va evidenziato come la direttrice dell’istituto reggino, Maria Carmelo Longo, nonostante si trovasse da circa due mesi in ferie “forzate”, per un fastidioso incidente domestico, non si è risparmiata per ricostruire l’iter amministrativo della vicenda, pur di addivenire nel più breve tempo possibile alla chiusura della sezione, dalla stessa più volte segnalata.

 

La sezione, pertanto, è stata già chiusa e vale la pena di ribadire la grande soddisfazione per un intervento coeso e trasversale che restituisce dignità ed umanità alla pena, nel solco più compiuto di quanto sancisce la nostra Costituzione.”

 

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