Dopo l’alluvione del 2013, riaperto il Parco archeologico di Sibari

I lavori sono costati 18 milioni di euro. Il presidente Mario Oliverio: «C’è un patrimonio culturale che merita di essere valorizzato»
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di Redazione
11 febbraio 2017
17:35
Sibari, inaugurazione
Sibari, inaugurazione

A 4 anni dall'alluvione che sommerse l'area, il Parco archeologico di Sibari torna fruibile. Oggi, infatti, è stato inaugurato dopo che sono stati eseguiti una serie di lavori - costati 18 mln con fondi POin - per pulire, riqualificare e valorizzare l'intera area - con reperti di età romana e magnogreca - e il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide.

 


"Sono molto orgogliosa - ha detto il sottosegretario al Mibact Dorina Bianchi - della restituzione di questo importantissimo sito. E' un sito unico di cui usufruiranno turisti non solo calabresi ma provenienti dall'Italia e dal mondo. La cultura, insieme al turismo, può creare un solido sviluppo non solo culturale ma soprattutto economico. Ed è questo quello su cui il Mibac sta puntando".

 

 "Qui - ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio - c'è un patrimonio culturale che merita di essere valorizzato perché la nostra terra, attraverso realtà che hanno una proiezione internazionale, può diventare più attrattiva".

 

Sulla stessa scia l’intervento della deputata Pd, Enza Bruno Bossio: «La felicità con la quale oggi riconsegniamo alla Calabria, al Mezzogiorno e al Paese uno dei più importanti patrimoni archeologici e storici del Mediterraneo e del mondo intero si unisce alla soddisfazione di essere riusciti, come politica calabrese, a fare il nostro dovere. Perché se è vero che le calamità naturali sono spesso imprevedibili –aggiunge - negligenze, sottovalutazioni ed omissioni sono inaccettabili».

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