Il Ferragosto di Salvini in Calabria. «Vogliamo far scomparire tutte le mafie»

VIDEO | Accolto come una rockstar, il ministro dell’Interno ha presieduto il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica con i vertici delle forze dell'ordine e dell'intelligence riuniti per l'occasione nella villa confiscata alla famiglia del clan Pelle

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di Ilario  Balì
15 agosto 2018
17:29

Accolto come una rockstar. Il Ferragosto sanluchese del ministro dell’Interno Matteo Salvini è iniziato tra applausi, striscioni e selfie ricordo. Il vicepremier ha presieduto a San Luca il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica (Cnosp) con i vertici delle Forze dell'ordine e dell'intelligence riunito, per l'occasione, nella villa confiscata alla famiglia Pelle, in località Giardino.

 


Un segno forte dell'impegno a «combattere 'ndrangheta, mafia, camorra fino a farle scomparire» ribadito dal ministro a cittadini e giornalisti davanti al municipio di San Luca, dove prima del Cnosp ha incontrato il commissario prefettizio Salvatore Gulli e i sindaci della Locride. Presenti al tavolo anche il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni, il capo di Gabinetto Matteo Piantedosi, il capo della Polizia Franco Gabrielli e il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari.

 

«Numeri in crescita nel contrasto alle mafie - ha rimarcato Salvini - con l'aumento degli arresti e dei beni sequestrate». Numeri positivi sul fronte del contrasto al terrorismo internazionale, con l'aumento delle espulsioni per motivi di sicurezza collegate, e con un «modello di intelligence studiato da altri Paesi nel mondo». Reati in diminuzione per quanto riguarda la criminalità interna, risultati «dovuti non a questo o a quel ministro» ma al lavoro di squadra insieme alle Forze dell'ordine, che ha ringraziato.

 

 

Il ministro ha parlato anche delle prossime misure, contenute in un "pacchetto sicurezza" che per settembre dovrebbe essere sottoposto alle Camere, con interventi sul contrasto alle mafie, sulla sicurezza urbana, sull'immigrazione.
Su questo fronte, numeri in calo per quanto riguarda ingressi e domande di protezione internazionale accolte, in parallelo riduzione di costi e dei tempi di lavorazione delle domande. Lavoreremo con Paesi come Tunisia e Marocco per ridurre i flussi e favorire i rimpatri, ha detto Salvini che ha anche annunciato, tra le prossime iniziative, il progetto "Scuole sicure" per combattere lo spaccio di droga vicino agli istituti scolastici.

Tornando al tema del contrasto alle mafie, che ha dominato l'agenda della giornata insieme al crollo del viadotto di Genova, è necessario «convincere con i fatti che lo Stato è meglio, che la trasparenza è meglio».

 

Alla stampa, oltre a fare il bilancio sull'attività del ministero nell'ultimo anno, il ministro ha ribadito le parole pronunciate in mattinata: «La 'ndrangheta rappresenta il passato. San Luca e la Calabria - dove Salvini ha annunciato che tornerà presto - possiedono tante energie positive e su queste bisogna puntare», anche attraverso il ritorno alla società e ai territori dei 15mila beni confiscati alle mafie, che è intenzione del ministro «restituire sempre più in fretta ai cittadini». Come è successo alla villa confiscata ai Pelle, che oggi ha ospitato il Cnosp, e che torna alla collettività come centro di incontro e aggregazione per i giovani intitolato simbolicamente ai giudici Falcone e Borsellino.
Stamattina la firma in presenza del ministro e del direttore dell'Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati Angelo Sodano del contratto di concessione da parte del comune alla cura vescovile, che lo gestirà.

Prima di partire per Genova, il ministro ha reso omaggio al monumento in memoria del brigadiere Carmine Tripodi. Con lui il comandante generale dei Carabinieri Giovanni Nistri e il prefetto di Bari.

 

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Giornalista
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