Cosenza, presentate le iniziative del gay pride di luglio con Monica Cirinnà

La senatrice ha tratto un bilancio dell'applicazione della norma sulle unioni civili, ad un anno dall'entrata in vigore
di Salvatore Bruno
8 maggio 2017
21:18

Il primo luglio prossimo la città di Cosenza ospiterà il Gay Pride. La presentazione delle iniziative in programma per quella data ha offerto l’occasione per organizzare due distinte manifestazioni, la prima al’Università della Calabria, la seconda nella sala degli specchi della Provincia, con la partecipazione di Monica Cirinnà.

 


La senatrice ha tratto un bilancio dell’applicazione della norma sulle unioni civili, ad un anno di distanza dall’entrata in vigore che ricorre, precisamente, giovedì 11 maggio. «Nel nostro Paese – ha detto – le unioni civili celebrate sono state 3.500, un risultato positivo. Qualcuno ha parlato di numeri bassi. E però – ha sostenuto la Cirinnà – passare da zero a oltre tremila unioni non mi sembra poco».

 

Alla vigilia dell’approvazione del provvedimento infuriavano le polemiche: «Nulla di drammatico è accaduto in quest’anno come qualcuno presagiva. Non sono arrivate le cavallette – dice sorridendo – non è fallita l’Inps. L’Italia è diventata solo più inclusiva e più felice. Molte persone non si rendevano conto dell’importanza di questa norma, necessaria per dare sicurezza e consolidare nuove forme di famiglia. Ci sono molte persone conviventi ed escluse da alcuni diritti fondamentali, come ad esempio quelli sanitari. La legge 76/2016 prevede anche questo. Abbiamo modificato il diritto di famiglia in diritto delle famiglie, offrendo ai cittadini quale forma di famiglia è più adeguata al loro amore».

 

Sullo svolgimento del gay pride a Cosenza aggiunge: «Il Mezzogiorno d’Italia è un luogo dalle imponenti spinte culturali. Sarà un appuntamento importante, il patrocino della Regione e della Provincia è significativo. Sarà un’occasione per aprire gli occhi di molte persone ancora non convinte della bontà della norma». A proposito di patrocini, in serata il rettore Crisci ha sentito la necessità di smentire l’indiscrezione secondo la quale lo avrebbe rifiutato. Indiscrezione alimentata dall’assenza del Magnifico alla iniziativa ospitata nell’aula Caldora. Da registrare invece le dichiarazioni di sostegno al gay pride della parlamentare Enza Bruno Bossio e dei consiglieri regionali Carlo Guccione e Giuseppe Giudiceandrea.

 

Salvatore Bruno

Giornalista
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