A Reggio Calabria è vietato nascere

Dopo i guai giudiziari per i medici del reparto di Ostetricia e Ginecologia degli Ospedali Riuniti, chiude anche il punto nascite di Villa Elisa a Cinquefrondi, seguendo quello di un'altra struttura privata, Villa Aurora
di Francesco Creazzo
26 luglio 2016
11:20

In provincia di Reggio, nel 2016, è vietato venire al mondo. Dopo i guai del già sovraffollato reparto di ostetricia e ginecologia degli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, colpito duramente dall'inchiesta "mala sanitas", chiudono anche le cliniche private. Dopo Villa Aurora, vero e proprio polmone per far respirare il reparto del nosocomio reggino, chiuderà i battenti anche Il punto nascite di Villa Elisa a Cinquefrondi.

 


Alla base della cessazione dell'attività, problemi di cassa per entrambe le strutture private: alcuni dipendenti sono stati dichiarati in esubero e le trattative sindacali vanno avanti da mesi. I punti nascita attivi sul territorio, in costante regime di sovraffollamento, sono ormai soltanto gli ospedali di Locri e Polistena, oltre al reparto di ostetricia dei Riuniti decimato dall'inchiesta del giugno scorso.

 

Per rimediare alla situazione, il commissario Scura ha emesso nei giorni scorsi un decreto che determina l'assunzione di nuovo personale nelle strutture pubbliche. Al momento, però, non risulta che sia stato bandito alcun concorso e dunque nascere, in provincia di Reggio, è ormai un privilegio per pochi.

 

Francesco Creazzo

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