Calabresi nello Spazio: la prima nazione orbitale ne conta 194

Asgardia è un micro Stato fondato da uno scienziato russo che già riunisce 120mila cittadini da tutto il mondo. Gli “extraterrestri” nostrani più numerosi sono di Cosenza e Reggio
di Enrico De Girolamo
15 novembre 2017
12:07
Il simbolo nazionale del micro Stato orbitale
Il simbolo nazionale del micro Stato orbitale

Ci sono alcuni calabresi che quando pensano di andare via dalla Calabria non immaginano altre regioni italiane, né una capitale europea, meno che mai l’America o l’Australia. Tutte mete troppo vicine, praticamente dietro l’angolo per chi, invece, ha lo sguardo rivolto verso le stelle.

Tutti a bordo, si parte

Ad oggi, su un totale di circa 4.839 italiani, sono 194 i calabresi che fanno già parte ufficialmente di Asgardia, la prima nazione spaziale in orbita intorno alla Terra. Due giorni fa, infatti, dalla base missilistica Wallops Flight Facility della Nasa, in Virginia, si è alzata la navicella spaziale Cygnus (foto), con il compito rifornire la stazione spaziale internazionale.
A bordo, oltre al materiale e agli strumenti scientifici destinati agli astronauti impegnati sulla Iss, c’è anche un piccolissimo satellite, grande più o meno come una pagnotta, che contiene mezzo terabyte di dati con le identità digitali dei 120mila “asgardiani”, tra cui anche quelle i nostri conterranei.


 

Territorio piccolo come una pagnotta 

E non solo: custodito nel satellite, che rappresenta il primo frammento territoriale di Asgardia, c’è anche l’embrione di un nuovo ordinamento giuridico basato su una costituzione zeppa di articoli ispirati alla pace, alla tolleranza e alla collaborazione tra i popoli. Può sembrare una trovata pubblicitaria, ma sotto c’è qualcosa di molto più serio, che trova credito nell’autorevolezza degli studiosi impegnati nel progetto. Una sorta di esperimento scientifico, legale e sociale su scala globale ideato da anni e giunto al suo momento di svolta.

 

Uno scienziato russo padre della nuova nazione

Padre della nuova nazione è l’ingegnere aereospaziale russo, Igor Ashurbeyli, fondatore dell'Aerospace International Research Center di Vienna, che ha supervisionato il lancio del vettore che trasporta verso le stelle il suo sogno e quello di decine di migliaia di asgardiani di ogni parte del mondo.
Sfruttando le lacune giuridiche che ancora caratterizzano la colonizzazione spaziale, basata su norme che risalgono ormai a 50 anni fa, e facendo leva sui trattati internazionali, la nuova nazione punta ora all’ammissione nell’Onu. Perché ciò avvenga devono essere rispettate alcune condizioni fondamentali, che Asgardia ritiene di poter soddisfare: una costituzione, che già c’è; un territorio, cioè quel minuscolo satellite che presto verrà posizionato in orbita dagli astronauti della Iss; una moneta, che sulla carta esiste, si chiama Solar ed è registrata all’ufficio brevetti europeo; infine un governo e un’assemblea legislativa, per i quali sono in corso le elezioni con autocandidature planetarie online, un po’ – senza offesa per nessuno – come le parlamentarie grilline.

 

Cosenza e Reggio le città con più "extraterrestri" calabresi

Per quanto riguarda la Calabria, secondo l’anagrafe elettronica di Asgardia, il maggior numero di cittadini spaziali proviene dalla provincia di Cosenza, dove 81 sono i calabresi già fieramente spaziali, che si concentrano principalmente nella città capoluogo (22), a Rende (12) e a Diamante (11). Più distaccata la provincia di Reggio Calabria, con 51 cittadini orbitali, dei quali ben 32 provengono proprio dalla città dello Stretto. Segue a poca distanza il territorio di Catanzaro, con 45 “extraterrestri”. Infine, meno convinti appaiono i crotonesi (10) e i vibonesi (appena 8). Si vede che da quelle parti si vive troppo bene per pensare di andarsene così lontano. O no?

Enrico De Girolamo

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