Buonvicino Capitale, il manifesto politico che denunciò le commistioni tra marito e moglie -VIDEO

La denuncia di Salvatore Francesco Amoroso, consigliere comunale dal 2009 al 2014. Occhi puntati anche sul ruolo di Marsiglia alla presidenza della Comunità Montana dell'Alto Tirreno

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di Salvatore Bruno
6 luglio 2018
16:50

Con l’insediamento di Pierpaolo Bruni alla guida della Procura di Paola si è intensificata l’attenzione sulla regolarità delle procedure seguite dalla pubblica amministrazione, soprattutto laddove la gestione di appalti e forniture implica l’investimento di risorse ingenti, alimentando il rischio di incorrere in fenomeni di corruzione. Con il supporto delle fiamme gialle n servizio al comando compagnia di Paola e Scalea e alla tenenza di Amantea, è stato costituito un pool investigativo in seno al comando provinciale della guardia di finanza: persone che quotidianamente spulciano i documenti pubblicati sull’albo pretorio on line dei comuni, innovazione questa ritenuta determinante per consentire a chiunque di verificare la presenza di eventuali documenti sospetti. L’inchiesta Appalto amico deriva proprio dall’attività di iniziativa dei finanzieri, la cui informativa è poi giunta sul tavolo del magistrato. Ma un impulso potrebbe essere giunto anche dalla denuncia di Salvatore Francesco Amoroso, detto il rosso, consigliere comunale di Buonvicino dal 2009 al 2014 del gruppo di opposizione Nuovi Orizzonti, autore di un manifesto politico intitolato Buonvicino Capitale, affisso sui muri della cittadina tirrenica nel gennaio 2015 e per il quale lo stesso Amoroso era stato denunciato per diffamazione e successivamente prosciolto. Nel luglio del 2017 avevamo raccolto la sua denuncia. Ecco l’intervista:


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