La Calabria tra le regioni a più alta densità massonica

A renderlo noto è ‘Erasmo’, la rivista del Grande Oriente d’Italia. Prima della Calabria solo Toscana e Piemonte
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di Redazione
17 marzo 2015
15:28

Dopo la Toscana e il Piemonte è la Calabria la regione d’Italia a più elevata densità massonica. Lo afferma “Erasmo”, rivista ufficiale del Grande Oriente d’Italia che ha dedicato uno speciale tutto dedicato ai templi della Calabria.
Un primato che, che secondo quanto riportato sulle pagine della rivista, poggia su nobili e storiche radici, legate a grandi e importanti personaggi. Come il patriota e carbonaro Michele Morelli, Saverio Salfi, Antonio Ierocades, Francesco Sprovieri, Rocco Verduci, Francesco De Luca. Quest’ultimo, avvocato, professore di scienze naturali e scrittore, successe a Giuseppe Garibaldi alla guida del Grande Oriente e ricoprì l’incarico di Gran Maestro (fu reggente tra il 1864 e il 1865) dal 28 maggio 1865 al 20 giugno del 1867. Quando morì, nel 1875, a leggerne l’elogio funebre fu il grande padre della letteratura italiana Francesco De Sanctis che nell’esaltare le doti umane di De Luca tenne a sottolineare i «nobili ideali universalistici e filatropici dei tanti calabresi” che come lui “avevano alimentato la Massoneria”. Erasmo propone un tour attraverso i templi della Calabria, partendo da Reggio Calabria, Palmi e l’Alto Jonio.

 


La Massoneria a Reggio Calabria venne portata attorno al 1773 da Giuseppe Logoteta insieme al sacerdote Giuseppe Cappelleri e Girolamo Arcovito che divenne il Fratello corrispondente tra gli affiliati di Reggio Calabria e quelli di Napoli. Oggi i “fratelli si riuniscono in un intero stabile di circa 500 mq. nel centro storico della città sito in via Palamolla n.43. Al piano rialzato si trova il Tempio piccolo arredato per una capienza di circa 40 Fratelli, una stanza adibita a biblioteca, una stanza riunioni, uno spazio all’ingresso con delle poltrone ed un ampio cortile dove si possono eventualmente svolgere delle Agapi per oltre 100 Fratelli.

 

La prima loggia ufficiale di Palmi venne fondata nel 1891 e prese il nome di “Ventinove agosto” ma ebbe vita breve dal momento che fu sciolta nel 1899. Quindici anni dopo, nel 1914, ne venne costituita un’altra, denominata questa volta “Pitagora” . oggi continua ad esistere la loggia denominata “Pitagora 29 agosto”. La Casa Massonica di Palmi è sita in via Cilea, ,sito nella zona della Villa Comunale, donato dal Fratello Guglielmo Romeo ed in parte con il contributo economico dei Fratelli che decisero di tassarsi spontaneamente.

 

Nell’Alto Jonio si ha notizie della prima loggia già nel 1751. Su Erasmo si legge che nel 1751 un editto di Carlo VIII di Borbone, sovrano del Regno di Napoli, metteva al bando l’appartenenza alle logge e la repressione travolgeva la prima fioritura muratoria in Calabria. La spinta decisiva si deve comunque al Gm Giuseppe Garibaldi che, sull’onda del proclama indirizzato ai giovani dall’Oriente di Palermo, si faceva promotore dell’elevazione delle colonne della loggia “I Figli di Zaleuco” avvenuta il 19 marzo 1864.


Successivamente venivano fondate la “Cinque Martiri” a Gerace, la “Rocco Verduci” a Brancaleone, la “Michele Bello” a Siderno. Ecco le logge attive oggi : “Michele Bello” (278) di Siderno; “Pietro Mazzone-Gaetano Ruffo” (905) di Roccella Ionica; “Figli di Zaleuco” (995) di Gioiosa Ionica; “Vincenzo De Angelis” (1254) di Brancaleone; “L’Armonia” (1362) di Siderno.

 

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