Censore dopo il si all’Italicum: ‘Non sono diventato renziano ma devo dare una prospettiva a giovani e militanti vicini a me’

In un'intervista al nostro giornale l'On. Censore spiega i motivi che lo hanno spinto a votare la fiducia nel voto sulla nuova legge elettorale
di Manuela Serra
30 aprile 2015
16:01

L’Italicum ha incassato la prima fiducia provocando una spaccatura all’interno di Area Riformista del Pd. Tra coloro che hanno votato la fiducia alla nuova legge elettorale l’On. Bruno Censore che al nostro giornale ha spiegato le ragioni della sua scelta.

 


On. Censore lei è stato l’unico deputato calabrese di Area Riformista a dare il voto di fiducia all’Italicum. Da oggi la possiamo definire renziano?

No, non sono renziano. Ci sono state quasi sessanta persone di Area Riformista che insieme a me hanno votato la fiducia. Quindi non è una posizione personale. Io sono uno che ha costruito il rinnovamento nella mia provincia e in Calabria e quindi devo dare anche una prospettiva ai tanti giovani e ai tanti militanti che stanno vicino a me. Non votare la fiducia è un atto di irresponsabilità, far cadere un governo sulla legge elettorale la ritengo una cosa sbagliata in un momento in cui si inaugura l’Expo o in un momento in cui si deve approvare la Buona Scuola, provvedimento attraverso il quale saranno sistemati oltre 100.000 precari. La direzione nazionale ha votato a larga maggioranza l’Italicum, la mia è stata perciò una scelta di responsabilità. Mi ritengo un uomo di partito e mi conformo alla linea dettata da questo. Nessuno strappo dunque, sono una persona coerente.

 

Significa che Rosy Bindi, Letta, Bersani e altri suoi colleghi calabresi non sono uomini di partito?

Ognuno fa delle scelte personali. Io penso che nella politica chi fa una scelta così forte, come quella di non votare la fiducia al proprio governo, un governo del Pd, debba fare altre valutazioni e pensare se andare in un altro partito. Io personalmente questo problema me lo sono posto. Poi ribadisco, non sono stato il solo a votare la fiducia, di Area Riformista tante personalità di valore hanno votato l’Italicum, e questo non significa essere renziani.

 

Nelle prossime settimane mirate a riunificare l’azione politica della minoranza?

La minoranza è un po’ divisa. Chiaramente dopo il voto ci saranno momenti di riflessione e di approfondimento per ritrovare un’unità e portare avanti alcune battaglie finalizzate a tutelare gente che la pensa come noi o questioni di vitale importanza al fine di rappresentare alcune istanze che vengono dal mondo della sinistra.

 

Questo voto avrà ripercussioni sugli equilibri calabresi?

Non penso, la scelta di una persona o di un deputato non influisce sugli equilibri calabresi.

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