Controlli antisismici bocciati, niente scuola per 300 studenti di Bagnara

VIDEO-INTERVISTE | Gli studenti del plesso inizieranno l'anno scolastico il primo ottobre. Il Comune rassicura: «La nostra è stata una scelta tempestiva e responsabile. Siamo già a lavoro per risolvere la situazione»

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di Angela  Panzera
14 settembre 2018
11:03

Niente campanella di inizio anno per 300 studenti di Bagnara Calabra. Il sindaco Gregorio Frosina ha infatti, ordinato la chiusura del plesso “Morello” poiché l’immobile non ha superato i controlli di sicurezza in materia antisismica. Controlli avviati il primo luglio scorso- anche su un altro plesso scolastico ossia quelli della “Don Gioffrè” ubicato nella frazione “Porelli” ( che però, non ha evidenziato problematiche)  e che si sono conclusi con la relazione della ditta che ne evidenziava le criticità. Per i 300 studenti, di un’età compresa tra i 3 e i 14 anni, frequentanti quindi la scuola dell’infanzia, primaria e media, le lezioni inizieranno il primo ottobre. Scartata infatti, da parte del Comune l’ipotesi dei turni pomeridiani che in un primo momento aveva registrato il disappunto delle famiglie.

L’amministrazione comunale, in sinergia con l’assessorato alle politiche sociali e welfare e con il dirigente scolastico Giovanna Caratozzolo, sta preparando il piano di “suddivisione” degli studenti in altre strutture. Quel che è certo è che alcune classi del plesso "Morello" saranno ospitate nei locali della parrocchia, a "Marinella". Nei prossimi giorni- garantisce il Comune-  si troveranno le soluzioni per le altre classi: il primo ottobre anche gli studenti del “Morello” siederanno fra i banchi di scuola. Un pò più travagliato è però, l’iter volto all’adeguamento strutturale dell’immobile.


Per come riferito dallo stesso sindaco Frosina, sempre nell’ordinanza, «è stato già finanziato dal Miur un intervento di adeguamento sismico per un importo totale di € 400.000,00 e che allo stato attuale non è stata ancora sottoscritta la relativa convenzione regolante il finanziamento; si rappresenta infine che la somma, ad un prima analisi sommaria, appare ampiamente insufficiente per la realizzazione degli interventi necessari alla messa in sicurezza dell'immobile». In attesa quindi di reperire i fondi necessari per gli interventi strutturali il Comune rassicura la cittadinanza.

Il Comune: «Scelta responsabile e tempestiva»

Sono stati giorni di “agitazione”, tra la cittadinanza,  quelli successivi all’emanazione dell’ordinanza da parte del sindaco Frosina che di fatto ha decretato la chiusura del “Morello”. «Appare evidente- è riportato nell’ordinanza a firma del primo cittadino- che la struttura non è nelle condizioni di garantire la tenuta ai carichi permanenti e alle altre azioni di esercizio previste nel normale uso della stessa, le analisi effettuate hanno anche evidenziato che la struttura non risulta essere conforme alla normativa antisismica vigente; la stessa società incaricata delle verifiche consiglia di evitare l'uso della struttura in assenza di un importante intervento di adeguamento sismico». Sulla vicenda abbiamo intervistato il vice sindaco del comune della Costa Viola, Mario Romeo il quale ha reso note le motivazioni della scelta intrapresa e soprattutto ha garantito interventi tempestivi  per risoluzione delle problematiche inerenti l’avvio del nuovo anno scolastico per i 300 studenti. «Il comune di Bagnara- sottolinea Romeo- è tra i primi comuni calabresi che ha ottemperato alla legge che prevede i “carotaggi” per verificare la sismicità degli edifici. E il comune l’ha fatto, anticipando con propri fondi nonostante l’ente sia in dissesto. Abbiamo però, reperito questi fondi per effettuare i sondaggi in due istituti. Gli interventi sono iniziati al termine dell’anno scolastico e la relazione è arrivata il 30 agosto. Una volta appresa la situazione, ossia che la “Morello” non era in condizioni di poter rimanere aperta- l’amministrazione comunale- ha dichiarato il vicesindaco- tempestivamente si è adoperata per trovare situazioni alternative in modo da non recare disagi agli studenti e alle famiglie. L’importante per noi è garantire la sicurezza dei nostri alunni, questo  è il bene primario. Ci siamo assunti la responsabilità- perché siamo tutti genitori e nonni- di adottare una scelta prima del termine fissato dalla legge, ossia il 31 dicembre. Tutti gli istituti scolastici si devono adeguare infatti e noi lo abbiamo fatto tempestivamente per senso di responsabilità e del dovere sapendo che la nostra è una zona ad alto rischio sismico».

Le rassicurazioni della dirigente

«Il bene primario per i nostri studenti è la sicurezza». Lo ha detto ai nostri microfoni Giovanna Caratozzolo, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Foscolo”  di Bagnara Calabria, che comprende anche il plesso “Morello”. «In queste settimane- ha aggiunto la dirigente- quando si sono avute le indicazioni sulla condizione del plesso abbiamo lavorato in piena sinergia con l’amministrazione comunale. Indubbiamente la situazione è di difficoltà, che riguardano non solo gli studenti  ma, anche al trasferimento di tutti gli uffici amministrativi e del relativo personale, però sono fiduciosa. Mi auguro- ha concluso la Caratozzolo- che ci sia la collaborazione di tutti e la partecipazione e una vicinanza anche da parte delle famiglie con cui condividiamo il disagio del momento.


L’impegno dell’assessorato: «Massima tutela per gli studenti con disabilità»

L’ente comunale quindi manifesta a 360 gradi impegno per la risoluzione del problema della scuola “Morello”. In particolare l’assessore comunale al Welfare e politiche sociali, Silvana Ruggiero, ci tiene a sottolineare che «per gli studenti diversamente abili era doveroso avere una maggiore accuratezza ed è per questo che si garantisce la loro sistemazione in classe ai piani inferiori in modo da non recare alcun tipo di disagio. Qui non si tratta di parteggiare o meno- chiosa la Ruggiero- per o contro l’amministrazione comune. Dobbiamo essere tutti dalla stessa parte perché si tratta dei propri figli; la scuola è un bene comune e la sicurezza per i nostri allievi è una prerogativa fondamentale».


 
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