La decisione

Corruzione al tribunale di Latina, passa ai domiciliari la giudice calabrese Giorgia Castriota

Il Riesame di Perugia ha deciso di attenuare la misura cautelare della togata senza intaccare l'impianto accusatorio della procura diretta da Raffaele Cantone (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Antonio Alizzi
16 maggio 2023
12:42
Nel riquadro Giorgia Castriota
Nel riquadro Giorgia Castriota

Il Riesame di Perugia nei giorni scorsi ha concesso gli arresti domiciliari al giudice di Cosenza Giorgia Castriota, in servizio presso l'ufficio gip del tribunale di Latina e al consulente, compagno di vita della togata, Silvano Ferraro, collaboratore della stessa nell'ambito di procedere di amministrazione giudiziaria finite nel mirino della procura di Perugia, coordinata dal procuratore capo Raffaele Cantone.

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La cosentina Giorgia Castriota, difesa dagli avvocati Giuseppe Valentino e Paolo Zeppieri, è accusata di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, corruzione in atti giudiziari e induzione indebita a dare o promettere utilità. Secondo la procura di Perugia avrebbe dato incarichi a due consulenti in cambio di regalie e soldi. In un caso il favorito sarebbe stato proprio Silvano Ferraro. Il Riesame, secondo quanto si apprende, avrebbe attenuato la misura cautelare della Castriota in tema di esigenze e non di gravi indizi di colpevolezza.


 

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