Corte d’Appello di Reggio a rischio: istituito tavolo tecnico

Il tavolo tecnico, costituitosi il 21 aprile avrà la finalità di illustrare ‘le ragioni che ostano alla paventata soppressione della Corte e degli Uffici ad essa connessi che, piuttosto, andrebbero adeguatamente potenziati’
29 aprile 2016
17:44

Reggio, con la riorganizzazione degli uffici giudiziari, rischierebbe di perdere la Corte d'Appello. Proprio a tale scopo, il 21 aprile, nei locali della Corte d’Appello di Reggio Calabria, si è costituito un tavolo tecnico al quale hanno preso parte i Capi di tutti gli Uffici Giudiziari -Giudicanti e Requirenti- del Distretto di Reggio Calabria, i Presidenti dei Consigli Forensi di Reggio Calabria, Locri e Palmi, i Rappresentanti istituzionali del Consiglio Regionale e del Consiglio Provinciale, e il Sindaco della Città di Reggio Calabria.


Le ragioni per dire no alla chiusura - "Il tavolo si è costituito allo scopo di sottoporre all’attenzione della Commissione Ministeriale presieduta dall’On. Vietti, incaricata del “riordino della geografia giudiziaria”, le specificità del territorio e della giurisdizione del Distretto.
In particolare, è stata espressa viva preoccupazione per la prospettata soppressione della Corte di Appello di Reggio Calabria, osservando che:



- Il Distretto di Reggio Calabria è notoriamente caratterizzato dalla pervasiva presenza della ‘ndrangheta, considerata l’organizzazione criminale più pericolosa al mondo, che proprio sul territorio reggino affonda le sue radici e mantiene i suoi vertici di comando.


- La soppressione della Corte di Appello avrebbe come conseguenza ineluttabile la eliminazione, oltre che della Procura Generale, di importanti Uffici Giudiziari con competenza distrettuale (la Direzione Distrettuale Antimafia , il Tribunale Minorile, il Tribunale di Sorveglianza, il Tribunale Misure di Prevenzione, il Tribunale del Riesame), nonchè delle Sezioni speciali delle Forze di polizia (DIA e altre), dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato e del Distretto Notarile.


Rimuovere una struttura quale la DDA, che ha conseguito eccellenti risultati nell’azione di contrasto alla ‘ndrangheta, e spostarla su un osservatorio distante comprometterebbe la percezione immediata del fenomeno associativo, a beneficio della criminalità. Devastante sarebbe, pertanto, il messaggio dato ai cittadini dalle massime Istituzioni dello Stato.

 

Pertanto, si è fatta riserva di inviare a breve alle più alte Autorità dello Stato articolato ed analitico documento per meglio illustrare le ragioni che ostano alla paventata soppressione della Corte e degli Uffici ad essa connessi che, piuttosto, andrebbero adeguatamente potenziati".

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