Cosenza, fermato 31enne per tentata estorsione

L’uomo, Fabrizio Antonino Provenzano, presunto esponente della cosca Lanzino-Ruà, è accusato di tentata estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso
di Redazione
27 maggio 2015
12:20
Provenzano Fabrizio Antonino
Provenzano Fabrizio Antonino

I carabinieri di Cosenza hanno fermato, su disposizione del sostituto procuratore della Dda Pierpaolo Bruni, un presunto esponente della cosca Lanzino-Ruà con l’accusa di estorsione. L’uomo è Fabrizio Antonino Provenzano, 31enne, indagato insieme ad altri due uomini, Mario Gatto e Renato Mazzullo, già detenuti per tentata estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso.

 


Secondo quanto appurato dagli inquirenti, Provenzano assieme e a Gatto e Mazzullo avrebbero avuto l’abitudine di chiedere, a nome della cosca, il pizzo a scadenze fisse, in particolare in occasione delle festività. L 'uomo si rivolgeva ai commercianti estorti ribadendo come «alla cosca di 'ndrangheta gli imprenditori dovevano regali sia a Ferragosto che a Natale». Secondo quanto emerso dalle indagini, tutti sarebbero da considerarsi componenti della cosca Lanzino-Ruà.

 

Nelle intercettazioni, Provenzano si lamenterebbe inoltre della detenzione dei capi e del fatto che si era ritrovato “solo come un cane” e che doveva “pensare per tutti”, con riferimento, secondo gli investigatori, all’attività assistenziale che la cosca di 'ndrangheta assicura da sempre anche ai detenuti e alle loro famiglie.

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