'Costa Pulita', tra le accuse anche le intimidazioni a Pietro Comito

Dalle intercettazioni al vaglio degli inquirenti emergono chiaramente i propositi di ritorsione nei confronti del giornalista Pietro Comito da parte della cosca Accorinti per i suoi servizi sulle commistioni mafia-politica al Comune di Briatico
di Redazione
20 aprile 2016
12:10

Nell’ambito delle indagini che hanno portato questa mattina all’operazione “Costa pulita” emergono chiaramente i dettagli di un episodio di minacce al giornalista di LaC Pietro Comito, all’epoca dei fatti capo servizio della redazione vibonese di Calabria Ora e oggetto di una lettera minatoria, recapitatagli nel 2011, contenente esplicite minacce di morte.

 


Per gli inquirenti l’episodio rivale, tra le altre cose, l’esistenza di un’organizzazione di ‘ndrangheta facente capo alla famiglia Accorinti. Comito aveva, infatti, “osato” rendere pubblici gli affari e le cointeressenze delle cosca Accorinti con settori della pubblica amministrazione. «I sodali della stessa - si legge nel dispositivo della Dda - presso atto di ciò, si comunicano reciprocamente sentimenti di astio e ritorsione nei confronti del giornalista Comito».


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