Operazione ‘Il Padrino’, De Gaetano: ‘Assoluta estraneità ad ambienti mafiosi’

L’ex consigliere regionale Nino De Gaetano interviene per smentire i legami con la cosca Tegano. Secondo gli inquirenti, lo avrebbero sostenuto nelle regionali del 2010.
di redazione
10 dicembre 2014
18:09

Interviene con una nota stampa l’ex consigliere regionale del Pd Nino De Gaetano, e nega, con toni duri, di aver mai avuto rapporti con esponenti della cosca Tegano.


“In merito alle notizie di stampa, oggi diffuse, mi preme effettuare alcune doverose puntualizzazioni. La mia storia politica e personale testimonia l’assoluta incompatibilità della mia persona con ambienti e/o forze di estrazione criminale – scrive De Gaetano - L’assoluta estraneità nei confronti di ambienti “mafiosi” e/o contigui alla parte malata della società è facilmente desumibile dagli atti politico-amministrativi da me posti in essere nel corso della mia attività istituzionale quale consigliere ed assessore comunale di Reggio Calabria, prima, e quale assessore e consigliere regionale della Calabria, poi. Ribadisco ancora una volta di non aver mai intrattenuto rapporti di alcun genere con le persone oggetto delle misure cautelari di cui alla indagine in corso, così come facilmente deducibile anche dalle notizie stampa diffuse nelle scorse ore.



La superiore circostanza si desume, anche, dalla considerazione di non essere oggetto di indagine da parte dell’Autorità Giudiziaria, atteso che la mia persona non risulta indagata.


Sottolineo, ancora, con forza la circostanza che quanto sopra puntualizzato ho già avuto modo di spiegare efficacemente nell’immediatezza delle elezioni regionali del 2010 (quando furono diffusi ad arte i primi “rumors” sul consenso elettorale da me ottenuto) sia attraverso una conferenza stampa sia in un incontro, da me richiesto e voluto, con la Procura della Repubblica di Reggio Calabria.


In ogni caso nel ribadire che tutelerò, nelle forme le più conducenti, la mia dirittura morale e la mia storia politica e personale contro qualsiasi attacco volto ad infangare la mia persona, dichiaro la mia disponibilità, oggi come allora, a collaborare con l’Autorità Giudiziaria, nella quale ripongo massima fiducia, al fine di dissipare qualsiasi ombra sulla mia persona e sulla mia attività politica”.

 

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