Dirty soccer, altre otto società sportive nel mirino della Procura VIDEO

Nessuna battuta di arresto nell’inchiesta sul calcio sporco coordinata dal pm distrettuale Elio Romano, che ha portato la Squadra mobile di Catanzaro coadiuvata dal Servizio centrale operativo e dalla Dia a 50 fermi e 26 indagati a piede libero.
di Gabriella Passariello
22 maggio 2015
14:00

Le risultanze delle perquisizioni svolte nelle ore successive alla maxi operazione che ha sconvolto il mondo del calcio e non solo portano gli investigatori a seguire nuove piste, a sollevare una serie di dubbi su altre persone e su altre 8 società. Oltre alla Salernitana, rispetto alla quale il match più “sospetto” sarebbe quello disputato ad aprile con la sconfitta del Barletta, e oltre al Benevento e all’Ascoli, l’attenzione degli inquirenti si sta focalizzando sulla Reggina, Messina, Renate, Torres, Viterbese e Nuorese - le ultime due di serie D, le altre di Lega Pro. Le gare a rischio sarebbero Salernitana-Messina, Ascoli-Santarcangelo, Reggina-Benevento, Renate-Torres e Viterbese-Nuorese giocate tra novembre e gennaio scorsi. E intanto altri 15  nuovi nomi andrebbero ad aggiungersi a quelli già noti, in questa nuova nuova tranche dell’inchiesta Dirty soccer. Troppi gli omissis in un decreto di fermo di 1267 pagine, tante le intercettazioni che vedono persone al momento senza un nome coinvolte, per non pensare che l’inchiesta è destinata ad ampliarsi a macchia d’olio e a portare in un futuro prossimo ad altri eclatanti sviluppi.

Gabriella Passariello

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