Eredita 850 milioni di lire ma non può convertirli in euro

La zia gli lascia l’eredita ma per bankitalia è scaduto il termine per il cambio delle lire in euro
di redazione
6 novembre 2014
10:44


Succede a Raffaele Morelli, 40enne impiegato in un paesino vicino a Pescara con parenti calabresi che non potrà godere dell'eredità lasciata da una sua facoltosa zia, scomparsa qualche giorno fa.


La signora, imprenditrice edile catanzarese, nubile e senza figli, aveva conservato i risparmi di una vita, 850 milioni di euro in banconote da 500mila lire, in una cassetta di sicurezza presso la banca Unicredit di Vibo Valentia. L'impiegato, venuto a conoscenza dell'esistenza della cassetta di sicurezza pochi giorni, giunge a Vibo insieme alla moglie ma, ecco che arriva la beffa, Morelli non potrà beneficiare della sua eredità in quanto non può convertire il denaro in euro.



Bankitalia, infatti, ha chiarito che è scaduto il termine ultimo (dicembre 2012) fissato per il cambio delle lire in euro. Era stato l’ex presidente del consiglio Mario Monti con il decreto, il 121 del 6 dicembre del 2012, a stabilire un limite temporale di dieci anni (dal 2002 al 2012) per il cambio delle lire in euro.


Intanto Raffaele Morelli si è rivolto all'associazione AgItalia che sta seguendo legalmente la vicenda ma ,in attesa di risposte, dovrà accontentarsi, di una villa e di alcuni terreni, sempre a Vibo Valentia.

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