Fase 2 Calabria, il settore viaggi protesta a Lamezia Terme: «Vogliamo ripartire»

Nella città della Piana la manifestazione promossa da Federnoleggio e Assoviaggi. Chiesti interventi al governo per dare liquidità agli imprenditori del comparto

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di Tiziana Bagnato
3 giugno 2020
15:37

Oltre 250 imprenditori a rappresentare un settore che in Calabria dà impiego a 3500 lavoratori in 800 aziende. Il mondo del turismo e dei viaggi si è ritrovato a manifestare a Lamezia Terme nell’evento promosso a livello nazionale da Federnoleggio e Assoviaggi. Un settore completamente fermo a causa dell’emergenza Covid e che non sa se e come potrà ripartire.

 


Oggi si sono riversati da tutta la regione nello scalo internazionale lametino, molti a bordo dei maxi bus turistici che non accendevano il motore da mesi, ma che continuano a succhiare denaro agli imprenditori del ramo.

Le richieste al governo

Quello che chiedono è che vengano inseriti degli emendamenti nel d.l del 19 maggio scorso perché lo ritengono poco esaustivo. In particolare si chiede il blocco totale di leasing e finanziamenti su beni mobili o immobili strumentali, fino al 31 marzo 2021, il prolungamento degli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre 2020, il recupero delle accise sui carburanti per l’intero settore del trasporto pubblico non di linea, l’aumento del fondo di garanzia per le agenzie viaggi da 25 milioni a 250 milioni.

 

E poi, ancora, l’adeguamento del periodo di riferimento per il “fondo perduto” all’intero secondo trimestre (aprile-giugno) anziché al solo mese di aprile, l’estensione del credito d’imposta per gli affitti di locali commerciali e di rimesse almeno fino al 31 dicembre 2020, lo stanziamento di un fondo di almeno 500 milioni di euro da destinare all’aumento della capacità del Tpl (trasporto pubblico di linea) tramite i mezzi e le strutture del settore Ncc (noleggio con conducente), almeno fino al termine dell’emergenza Covid-19.

 

Ma le associazioni di categoria pretendono anche un reddito d’imposta del 19 per cento su “pacchetti turistici” con destinazione Italia, acquistati nella rete agenziale nazionali.

Le richieste alla Regione

E anche se il pacchetto delle rivendicazioni riguarda soprattutto il governo Assoviaggi e Federnoleggio non lesinano appunti anche alla Regione Calabria.

 

In particolare, le due associazioni chiedono che il Decreto “Lavora Calabria” possa diventare più corposo negli importi e allo stesso tempo meno gravoso per le aziende sotto il profilo degli obblighi previsti, che l’annunciato intervento a favore del “turismo locale di prossimità” possa essere poggiato sulla rete agenziale calabrese favorendo in tal modo il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, che la filiera possa essere coinvolta in un necessario cambio di paradigma all’interno dei futuri interventi di marketing turistico.

Giornalista
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