Calabresi nel mondo, scatta l'inchiesta VIDEO

Nel mirino della Procura di Catanzaro le assunzioni folli della fondazione guidata dal deputato Pino Galati. Occhi puntati su tutti gli enti in house della Regione.
di Gabriella Passariello
1 aprile 2015
13:27

Assunzioni sospette a ridosso delle imminenti elezioni amministrative e delle competizioni europee di circa un anno fa. Nel mirino della Procura della Repubblica di Catanzaro la Fondazione "Calabresi nel mondo", ente in house della Regione Calabria, di cui è presidente il deputato lametino di Forza Italia Pino Galati. E ci vuole vedere chiaro il procuratore aggiunto della Dda del Capoluogo Giovanni Bombardieri che ha aperto un fascicolo per verificare la regolarità e le modalità  di assunzione dell'ente che ha lo scopo di promuovere azioni per lo sviluppo del sistema economico regionale in collaborazione con i vari network dei calabresi residenti all'estero. Troppe sono le  collaborazioni per non destare sospetti. La Fondazione   ha siglato poco più di un mese fa 16 contratti nuovi di zecca e prima  delle europee del 2014, erano stati reclutati altri 100 collaboratori. Da Calabria etica, a Calabresi nel mondo . Nessuna battuta d'arresto per la Procura della Repubblica di Catanzaro che ha gli occhi puntati su tutti  gli enti in house della Regione Calabria, fascicoli nei quali al  momento non ci sono indagati. Per Calabria etica la Procura ha ampliato il giro d'azione, indagando  non solo sulle assunzioni a tempo determinato effettuate dall'Ente tanto nel periodo immediatamente precedente alle elezioni regionali del 23 novembre scorso e che ammontano a circa 250 contratti  quanto nel periodo successivo, per un totale di circa 700 contratti al costo totale di oltre 5 milioni di euro, ma anche sui progetti realizzati e quelli non ancora avviati dall'Ente. Il nucleo investigativo Sanità e Ambiente (Nisa), guidati dall'ispettore Francesco Santoro sono tuttora al lavoro per vagliare la mole di documenti già acquisita agli inizi di febbraio su disposizione del procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri, che ha già sentito alcune persone informate sui fatti e nei prossimi giorni non si escludono ulteriori audizioni che  possano fornire elementi utili per portare avanti un'inchiesta per la quale si ipotizza il reato di abuso di ufficio e al di là delle deduzioni logiche non vede iscritto alcun indagato.


Gabriella Passariello


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