Truccavano gli appalti dell’elisoccorso per favorire la multinazionale, 4 arresti a Catanzaro (NOMI)

Nel mirino della Guardia di finanza un dirigente dell'Asp, un dirigente della Regione Calabria e due manager di una società operante nel settore dell'elisoccorso
di L. C.
6 febbraio 2018
07:58
Conferenza stampa a Catanzaro
Conferenza stampa a Catanzaro

Nella giornata odierna i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, nell’ambito dell’operazione denominata “La punta”, hanno eseguito, in Calabria, Lombardia e Veneto, misure cautelari personali nei confronti di un dirigente dell’Asp di Catanzaro, un dirigente della Regione Calabria e due manager della “Babcock mission critical services italia spa”, tutti indagati per concorso in “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro su richiesta del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del sostituto procuratore Vito Valerio della Procura della Repubblica di Catanzaro, diretta dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri.

I dettagli dell'operazione "La punta"

In particolare, le complesse attività investigative delegate alla guardia di finanza, condotte anche con l’ausilio di articolate indagini tecniche, hanno consentito di riscontrare la sussistenza di accordi collusivi tra gli indagati tesi ad alterare il contenuto del capitolato tecnico della gara d’appalto, del valore di oltre 100 milioni di euro, prevista per l’affidamento del servizio di elisoccorso sanitario hems (acronimo di helicopter emergency medical service) nella Regione Calabria, in favore della multinazionale. Le indagini svolte dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria - gruppo tutela spesa pubblica di Catanzaro, diretti da questo ufficio, hanno permesso di accertare che i due pubblici ufficiali indagati, incaricati di predisporre il capitolato tecnico della nuova gara d’appalto, hanno reiteratamente intrattenuto contatti ed incontri con il management della “Babcock mcs Italia spa” finalizzati a concordare la linea da seguire per incorporare, nel redigendo capitolato, i requisiti voluti dalla società, cosi’ da confezionare un bando su “misura”, in spregio dei principi di imparzialità dettati dal legislatore in materia di appalti. peraltro, nel tentativo di meglio dissimulare il perfezionamento dell’accordo delittuoso, gli indagati si sono adoperati affinché venisse nominato, a supporto del gruppo di lavoro incaricato di redigere il capitolato, un esperto aeronautico “vicino” alla stessa multinazionale.


 

Gli indagati

Eliseo Ciccone, 65 anni, dirigente Asp

Salvatore Lopresti, 58 anni, dirigente regionale

Monica Mazzei, 50 anni, direttore vendite di Babcock mcs Italia

Leano Bertola, 38 anni, direttore commercial Babcock mcs Italia

 

I provvedimenti cautelari

I provvedimenti cautelari eseguiti si sono quindi sostanziati in 4 arresti domiciliari nei confronti dei dirigenti pubblici e privati, nella notifica di un’informazione di garanzia nei confronti dell’altra dipendente della società e nell’esecuzione di numerose perquisizioni, tuttora in corso in Calabria, Lombardia e Veneto mediante un massiccio impiego di finanzieri, che hanno consentito di sequestrare documentazione, computer e telefoni cellulari utili allo sviluppo delle indagini. Le Fiamme gialle, tra l’altro, stanno anche perquisendo in Lombardia, nelle due sedi della “babcock mcs italia spa”, gli uffici dei due manager della multinazionale.

Operazione "Stop and go"

L’operazione odierna è un ulteriore sviluppo dell’indagine condotta dalla Procura della Repubblica che ha già consentito nello scorso mese di luglio, per quanto attiene ai progetti co-finanziati dall’unione europea, di eseguire un provvedimento cautelare personale nei confronti di dirigenti e funzionari dell’Asp di Catanzaro per essersi appropriati complessivamente di circa 300 mila euro di risorse inerenti a un progetto di matrice comunitaria denominato “stop and go” (operazione “stop and go”) e, per quanto concerne la corruzione in atti giudiziari, nel mese di settembre sempre dello scorso anno ha portato all’interdizione dai pubblici uffici di un dirigente e di due funzionari dell’Asp di Catanzaro.

Giornalista
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