Giudice arrestato per pedopornografia, Marziale: “Vicenda grave”

Il garante per l'Infanzia e l'Adolescenza: “Il fatto che a commettere tale reato sia un uomo delle istituzioni preposte, invece, a perseguirlo suscita rabbia”
di Redazione
3 ottobre 2017
11:06
Antonio Marziale
Antonio Marziale

"Non necessariamente un uomo che detiene materiale pedopornografico passa all'abuso dei minori, ma non per questo la sua condotta è meno grave, perché di fatto alimenta l'offerta di un mercato milionario, costruito sulla pelle di bambini talvolta piccolissimi, in tenera età".

 


E’ quanto afferma Antonio Marziale, garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Calabria, in relazione all'arresto di un magistrato della Corte d'Appello in servizio presso il Tribunale di Reggio Calabria.

 

"Il fatto che a commettere tale reato sia un uomo delle istituzioni preposte, invece, a perseguirlo - evidenzia il sociologo - suscita raccapriccio e rabbia, perché il suo agire compromette la fiducia della gente e getta discredito sulla categoria di appartenenza. Pertanto - conclude il Garante - la pena, fermo restando la presunzione d'innocenza dovuta a chiunque, deve essere ferma e scevra da condizionamenti di sorta, al cospetto del più turpe dei crimini contro l'umanità debole e indifesa".

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