Rogo a Catanzaro, Gratteri: «I cittadini stiano tranquilli, il racket non c'entra»

Il procuratore capo di Catanzaro interviene a rasserenare gli animi dopo il rogo del pub Tonnina's del quartiere Lido nel quale hanno perso la vita gli autori dell'incendio. E conclude con una frecciatina alla politica
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di Redazione
6 aprile 2018
14:23
il procuratore Nicola Gratteri
il procuratore Nicola Gratteri

 «È un episodio gravissimo, ma l'epilogo ci ha tranquillizzato e deve tranquillizzare i cittadini catanzaresi: non è un episodio di racket». A dirlo è il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri che ha sottolineato il lavoro svolto dalla Squadra mobile, dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dal sostituto Chiara Bonfandini sul rogo che ha distrutto il Tonnina’s pub di Catanzaro Lido divampato nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, nel quale sono morte due persone. Gli ultimi sviluppi delle indagini, con l’arresto del gestore del locale, hanno chiarito che dietro l’incendio c’era un tentativo di truffa assicurativa.

 


«Anche sulla città di Catanzaro - ha aggiunto Gratteri - stiamo ottenendo risultati importanti. Sono soddisfatto del livello investigativo delle forze dell'ordine, abbiamo a disposizione bravi investigatori. Qualcuno si lamenta della quantità. Ritengo che i vertici di carabinieri, polizia e guardia di finanza ci abbiano mandato tutti gli uomini che potevano. La colpa semmai è del potere politico che ha fatto tagli sulle forze dell'ordine e non ha investito in maggiori assunzioni».

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