La guerra dell’acqua

Il sindaco di Marcellinara accusa Sorical: «La nostra acqua dirottata verso altri comuni»

L’amministratore del centro del Catanzarese minaccia: «Abbiamo chiesto i dati sull’approvvigionamento e se non riceveremo una risposta presenteremo un esposto per interruzione di pubblico servizio»

 

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di Redazione
9 agosto 2021
11:47
Il sindaco di Marcellinara Vittorio Scerbo
Il sindaco di Marcellinara Vittorio Scerbo

«Da oltre dieci giorni viviamo una situazione di grave carenza idrica che sta mettendo a dura prova cittadini ed attività produttive». È quanto dichiarato dal sindaco di Marcellinara Vittorio Scerbo. Il primo cittadino ha lanciato l’allarme in queste ore visto il perdurare del disagio per tutta la cittadinanza del centro dell’Istmo, senza risposte chiare e documentate su disservizi da parte di Sorical. La guerra dell’acqua scoppiata in queste settimane tra diversi comuni e la Sorical si arricchisce, quindi, di un nuovo capitolo.

Ha fatto notizia, la scorsa settimana, il blitz del sindaco di Cotronei Nicola Belcastro che si è introdotto nel manufatto che ospita il partitore idrico, dirottando il flusso dell’acqua verso il suo Comune a discapito di altri quattro. Belcastro risulta adesso indagato dalla procura di Crotone, ma le polemiche per la penuria di acqua in diverse zone della Calabria stanno aumentando di giorno in giorno insieme alle accuse alla Sorical.


«Proprio per questo motivo – ha proseguito il sindaco di Marcellinara - abbiamo richiesto i dati relativi allo schema di distribuzione condotta Sansinato-Marcellinara e alle relative diramazioni, i dati relativi alla portata in entrata, negli ultimi 15 giorni, nella suddetta condotta e quelli inerenti alle portate in distribuzione dei Comuni serviti dalla condotta Sansinato-Marcellinara, differenziati per serbatoi».

«È stato intimato a Sorical – ha evidenziato il primo cittadino - di spiegare se il mancato approvvigionamento dipende da problemi tecnici, non segnalati, prelevamenti sulla condotta di adduzione a danno di Marcellinara, possibili riduzioni di portata non giustificati ma evidenti».

«Vogliamo comprendere le motivazioni del mancato approvvigionamento dei serbatoi di questo Comune che ha arrecato e continua ad arrecare disagi enormi a cittadini ed attività produttive della zona industriale di località Serramonda, da oltre 10 giorni, al fine di verificare l’equa distribuzione del prezioso liquido e l’erogazione del quantitativo previsto da contratto. Se di crisi idrica si tratta, allora che sia uguale per tutti».

«Qualora non venissero forniti con immediatezza tali dati – ha concluso il sindaco Vittorio Scerbo - si procederà con un esposto per interruzione di pubblico servizio alle autorità».

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