Incendio autobus di Locri, Magorno e Bruno Bossio: ‘La Calabria non si piega al ricatto mafioso’

Magorno e Bruno Bossio, componenti della commissione antimafia, annunciano una visita ispettiva nella locride, per 'fare il punto su quanto sta accadendo'. Una escalation di intimidazioni che ha colpito, in questi primi mesi del 2016, imprese private, amministratori pubblici, giornalisti.
1 febbraio 2016
15:37

"Accertata la natura dolosa dell'incendio dei 14 autobus della ditta Federico a Locri ci troveremmo di fronte all'ennesimo atto intimidatorio nel giro di poche settimane in questa parte della Calabria.


La circostanza che la ditta Federico sia stata oggetto, anche nel recente passato, di atti simili, conferma la presenza pervasiva della criminalità organizzata in quel territorio e la sua arrogante volontà di imporre il proprio prepotente dominio.



Solo nelle ultime settimane, infatti, in diversi comuni si è verificata una vera e propria escalation di pesanti atti intimidatori tanto che possiamo parlare di una vera e propria emergenza.


Nell'esprimere la nostra solidarietà ai titolari dell'azienda e a tutti i suoi dipendenti chiediamo a forze dell'ordine e magistratura di operare uno sforzo straordinario per assicurare al più presto alla giustizia responsabili e mandanti di questo e di tutti gli altri episodi verificatisi negli ultimi tempi. Per quanto ci riguarda con la Commissione antimafia nei prossimi giorni programmeremo, d'intesa con la Presidente Rosy Bindi, una visita ispettiva per fare il punto su quanto sta accadendo nella Locride e assumere le iniziative necessarie insieme ai rappresentanti delle forze dell'ordine e della magistratura, alla Regione Calabria e agli amministratori".

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