Lamezia, Poste nel container. L'ira delle associazioni: «Vengano trasferite»

La denuncia del presidente dell’Adiconsum sulla situazione degli uffici a Sant'Eufemia: «Utenti costretti a sostare in mezzo alla strada. Si allestisca la sede dell'ex comune»

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di T. B.
4 giugno 2020
18:10

Uffici e impiegati stipati in un contanier, l’utenza costretta ad aspettare sotto il sole, disagi a gogò e privacy al limite. Siamo nell’ex comune di Sant’Eufemia e a denunciare le condizioni in cui versa l’ufficio postale è l’associazione Adiconsum Calabria.

 


Trenta mila gli utenti serviti dall’ “ufficio”, vista anche la vicinanza di servizi aeroportuali, ferroviari e dell’intera area industriale. « La gestione degli oltre mille conti correnti postali accesi, dei servizi di corrispondenza, consulenza finanziaria e assicurativa è affidata al personale che – afferma il presidente regionale dell’associazione Michele Gigliotti - costretto a districarsi tra scaffali, faldoni e scatoloni, opera in condizioni davvero disagiate, mentre gli utenti a causa di tale contesto del tutto inidoneo continuano a subire lesioni ai diritti garantiti e tutelati dal legislatore nazionale ed europeo: sicurezza, riservatezza e privacy».

 


«Gli utenti sono costretti a sostare in mezzo alla strada e sotto il sole con il sistema del fai da te per prenotare il turno. Come se ciò non bastasse – incalza Gigliotti – siamo ancora in emergenza a causa del Covid-19, ma né a Poste né al sindaco di Lamezia Terme sembra interessare la situazione di estrema pericolosità per l’intera cittadinanza. La situazione penalizza, ancora una volta, fortemente il quartiere di Santa Eufemia che, fuori dal periodo elettorale, non appare suscitare l’interesse né del sindaco e né della sua giunta».

 


«Il Comune – si legge ancora in una nota - ha deciso di dismettere, con aggiudicazione attraverso asta giudiziaria, gli immobili dove erano ubicati gli uffici postali. La nuova giunta anche nella gestione di tale situazione ha dimostrato superficialità, non compiendo alcuna azione di discontinuità con il passato, ma anzi dimostrando di non tenere in alcuna considerazione gli interessi dei cittadini ad esclusivo favore dei privati».

 


«Per risolvere tale problema la proposta concreta di Adiconsum è quella di adibire l’ex sede del comune di Santa Eufemia (attuale delegazione comunale del Comune di Lamezia Terme ormai chiusa da tempo) sita nel cuore del quartiere vicino all’attuale sede di via Tetro quale collocazione ideale per gli uffici delle poste di Santa Eufemia Lamezia. Ovviamente è necessario avviare nel più breve tempo possibile l’iter dei controlli e dei sopralluoghi per capire la fattibilità di tutta l’operazione, invitiamo quindi - chiosa Gigliotti - il sindaco Paolo Mascaro, Poste Italiane e Asl ad avviare un confronto su tale tematica perché non è più possibile che a fare le spese di tale situazione, che da emergenza è diventata purtroppo triste consuetudine, siano come sempre solo gli utenti e i lavoratori».

Giornalista
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