Mafia e appalti a Nocera: assolto l’ex sindaco Ferlaino

L’ex sindaco era imputato di omissione di atti d’ufficio aggravato dall’art. 7, ovvero il favoreggiamento di natura mafiosa all’impresa appaltatrice dell’opera in questione. Il giudice ha ritenuto l’inesistenza dell’aggravante. Prescritta, invece, l’omissione
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di Manuela Serra
16 gennaio 2017
16:32
L’ex sindaco di Nocera, Luigi Ferlaino
L’ex sindaco di Nocera, Luigi Ferlaino

Assoluzione per l’ingegner Luigi Ferlaino, ex sindaco di Nocera Terinese. L’ex amministratore, per il quale il pm Elio Romano aveva chiesto 4 anni, era stato coinvolto nel procedimento sulle presunte irregolarità nell’appalto relativo alla costruzione di una casa di riposo sita nel comune della cittadina tirrenica. L’ex sindaco era imputato di omissione di atti d’ufficio aggravato dall’art. 7, ovvero il favoreggiamento di natura mafiosa all’impresa appaltatrice dell’opera in questione. Il giudice ha ritenuto che l’insussistenza del fattore dell’aggravante e ha assolto Ferlaino per intervenuta prescrizione dal reato di omissione. Si attendono ora le motivazioni per comprendere la strategia degli avvocati, Franco Sammarco e Giancarlo Pittelli, difensori dell’ex sindaco.

 


La vicenda risale al 2008 quando le Fiamme gialle di Lamezia Terme, sequestrarono il fabbricato in corso di costruzione. Il decreto fu emesso in via d’urgenza dal pm titolare delle indagini, dott. Gerardo Dominjianni. Dalle indagini sarebbero emerse infiltrazioni mafiose nell’appalto. I reati, secondo la formulazione dell’accusa, sarebbero stati commessi per avvantaggiare il sodalizio criminale dei Giampà.

 

Curiosa è apparsa la determinazione dei periti incaricati di svolgere gli accertamenti tecnici sulla stabilità del fabbricato. Infatti, i periti sostengono che il manufatto sia a rischio crollo. Tuttavia, c’è da rilevare che il manufatto, costruito tra il 2006 e il 2008, ad oggi è ancora in piedi. L’avvocato Franco Sammarco e Giancarlo Pittelli si riservano di leggere le motivazioni e nel caso decidere di impugnare e rinunciare alla prescrizione per puntare a un’assoluzione anche in relazione al presunto reato di omissione in atto d’ufficio in sede d’Appello.

 

Per gli altri imputati, Antonio De Vito, Eugenio Caira, ingegnere e direttore dei lavori; Luciano Gerardo Esposito, geometra, dipendente del comune e responsabile dell'ufficio tecnico, Giuseppe Manfredi, ex presidente del consiglio comunale, Maria Ilaria Pallaria, amministratore della società Ade, che hanno scelto il rito ordinario, il processo è ancora in corso.

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