Minaccia col fucile il vicino per questioni di confini: una denuncia nel vibonese

Da tempo c’erano discussioni tra i due vicini per questioni di mancato rispetto di limiti delle proprietà confinanti. L’uomo ora dovrà rispondere di porto abusivo di armi e minaccia aggravata
di Redazione
11 novembre 2015
10:23

Nella serata di ieri i militari della Compagnia di Vibo Valentia hanno denunciato alla Procura della Repubblica N.N., quarantanovenne di Rombiolo responsabile dei reati di porto abusivo di armi e minaccia aggravata.

 


Questi i fatti: nel primo pomeriggio di ieri N.N., partito dalla propria abitazione sita nel comune di Rombiolo, si è recato presso un distributore di carburanti sito nella frazione Mesiano di Filandari. Giunto sul posto l’uomo ha incontrato il titolare del distributore, un quarantacinquenne residente in Limbadi con il quale, nel tempo, c’erano state molte discussioni per questioni di mancato rispetto di limiti delle proprietà confinanti. N.N. infatti, proprio nei pressi del distributore, possedeva alcuni terreni e accusava il titolare dell’attività commerciale di non rispettare i limiti territoriali accusandolo, altresì, di aver asportato della legna di sua proprietà.

 

Al culmine dell’ennesima lite il quarantanovenne di Rombiolo ha estratto dall’abitacolo della propria autovettura un fucile cal 12 di caccia e, puntandolo verso il titolare del distributore, lo avrebbe minacciato di morte. Resosi conto forse del grave gesto l’uomo è risalito a bordo della propria autovettura dandosi a precipitosa fuga in direzione Rombiolo.

 

Una pattuglia della Stazione Carabinieri di Filandari, ricevuta la nota di ricerca dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale, ha rintracciato l’uomo poco dopo proprio nel comune di Rombiolo a bordo dell’autovettura di sua proprietà.
I militari dell’Arma hanno rinvenuto la pistola cal. 7.65 con caricatore inserito e colpo in canna nell’auto. Recatisi presso l’abitazione dell’uomo i Carabinieri rinvenivano anche il fucile utilizzato da N.N. per compiere l’azione delittuosa presso il distributore. Entrambe le armi, di cui N.N. era legittimo detentore, sono state poste in sequestro. L’uomo ora dovrà rispondere di porto abusivo di armi e minaccia aggravata. A suo carico sarà avanzata proposta di revoca del titolo di porto d’armi.

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