‘Ndrangheta: 19 arresti nel reggino - NOMI

Tra i reati contestati: associazione per delinquere di tipo mafioso, porto e detenzione di armi da guerra e comuni da sparo, ricettazione, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, favoreggiamento personale, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti
di Redazione
21 gennaio 2016
09:03

Una operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria è stata portata a termine all'alba di oggi nel territorio della provincia, in particolare nella zona di Cinquefrondi, e in varie altre province. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 persone (18 destinate in carcere ed 1 destinata agli arresti domiciliari), emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura distrettuale antimafia.


I reati contestati sono associazione per delinquere di tipo mafioso, porto e detenzione di armi da guerra e comuni da sparo, ricettazione, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, favoreggiamento personale, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, estorsione, furto, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate, danneggiamento seguito da incendio, tutti aggravati dal metodo mafioso.


Il provvedimento è stato emesso nell'ambito del procedimento penale che ha già condotto all'operazione "Saggio compagno", scattata il 15 dicembre 2015 con un decreto di fermo nei confronti di 36 persone.

 

In particolare le indagini, che si sono avvalse anche delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, riguardano le cosche di 'ndrangheta Petullà, Ladini e Foriglio, che operano nel Reggino, nelle zone di Cinquefrondi e nel territorio di Anoia.

 

L’attività della cosca, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo, era finalizzata al controllo ed allo sfruttamento delle risorse economiche della zona mediante il compimento di una serie indeterminata di delitti in materia di armi, esplosivi e munizionamento, contro il patrimonio, la vita e l’incolumità individuale, in materia di commercio di sostanze stupefacenti, nonché delitti volti ad acquisire direttamente e indirettamente la gestione e/o il controllo di attività economiche, in particolare nel settore degli appalti boschivi, ed ogni altra attività illecita.

 

I nomi degli arrestati:

- Antonella Bruzzese, moglie di Giuseppe Ladini
- Giuseppe Bruzzese
- Serafino Bruzzese
- Fortunato Foriglio
- Raffaele Giovinazzo
- Francesco Ierace
- Raffaele Ierace, fratello gemello di Francesco
- Giuseppe Ladini
- Maurizio Monteleone
- Angelo Napoli
- Antonio Raco
- Leonardo Tigani
- Antonio Valerioti
- Antonio Zangari
- Salvatore Bono
- Domenico Papalia
- Salvatore Romeo
- Michele Vomera

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