‘Ndrangheta, latitante dal 2010: catturato Tito Figliomeni (VIDEO)

Il 49enne è ritenuto esponente della cosca Commisso di Siderno. È giunto a bordo di un volo proveniente da Toronto
di Redazione
22 marzo 2018
09:36

Questa mattina, all’aeroporto di Roma-Fiumicino, la Polizia di Stato ha arrestato Tito Figliomeni, di 49 anni, esponente della cosca della 'ndrangheta Commisso di Siderno (Reggio Calabria). I poliziotti del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Reggio Calabria lo hanno arrestato in quanto destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari di Reggio Calabria, per associazione di tipo mafioso e intestazione fittizia di beni nell'ambito dell''operazione ''Bene Comune'' del dicembre 2010, coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

 


Il suo arresto in Canada, avvenuto lo scorso 10 marzo a Toronto per violazione della normativa migratoria, è stato eseguito dal Custom and Border Force canadese, nel quadro di una diretta collaborazione tra il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, la Squadra Mobile di Reggio Calabria, la Royal Canadian Mounted Police e la Polizia Metropolitana di Toronto, d’intesa con l’Esperto per la Sicurezza italiano ad Ottawa (Canada).

Chi è Tito Figliomeni

Tito Figliomeni, in base alle indagini svolte, è ritenuto uno tra i principali esponenti del gruppo mafioso dei “Rumbo-Galea-Figliomeni”, confederato alla potente cosca “Commisso” di Siderno, una delle più importanti famiglie della ‘ndrangheta jonico-reggina. Il latitante arrestato, in particolare, operava in modo fittizio quale socio di maggioranza in una società di Siderno operante nel settore dello smaltimento-inerti e movimento-terra. Inoltre le indagini hanno accertato che in Canada - a causa di divergenze sulla gestione degli affari derivanti dall'apertura di alcuni esercizi pubblici nel settore delle "slot machine" e del gioco d'azzardo - erano sorti contrasti in seno alla 'ndrina, che l’hanno coinvolto insieme ad altri indagati.


In particolare, l'apertura di un bar, avvenuta probabilmente in una zona non di competenza della cosca, aveva rischiato di condizionare negativamente gli interessi economici di altre componenti ‘ndranghetiste operanti nel distretto dell'Ontario. Da ciò era derivato l'intervento pacificatore dei vertici calabresi della cosca Commisso, per dirimere la controversia sorta oltreoceano al fine di riportare la pace ritenuta indispensabile per il perseguimento del "bene comune".

 

Tito Figliomeni, inoltre, è cugino dei pregiudicati Angelo e Cosimo Figliomeni, tuttora latitanti e dimoranti in Canada, nonché cugino di Maria Frascà, donna di origini calabresi assassinata a colpi di pistola il 24 giugno 2015, nel corso di un agguato mafioso avvenuto all’interno del bar di Woodbridge (Toronto-Canada). Per tale ragione, l’arresto di Tito Figliomeni rappresenta un importante tassello nell’ambito della cooperazione investigativa tra Italia e Canada sul fronte del contrasto alle proiezioni internazionali della ‘ndrangheta in Nord America, avviata dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, con il coordinamento della Procura Distrettuale di Reggio Calabria e della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

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