Cafiero De Raho: «La ‘ndrangheta non usa più fucili e mitra ma inquina l’economia»

È quanto dichiarato procuratore nazionale antimafia nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli delle operazioni congiunte delle Dda di Firenze e Reggio Calabria
di Redazione
19 febbraio 2018
14:01

«La 'ndrangheta non si muove più con fucili, mitra ed esplosivi ma si infiltra nell'economia e la inquina» Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Firenze in cui sono stati illustrati i dettagli delle operazioni congiunte delle Dda di Firenze e Reggio Calabria contro esponenti dei clan calabresi.


Società estere, utilizzate come imprese di “servizio” da imprenditori 'onesti', messe in piedi da veri e propri 'cervelli' finanziari. E' questa l'ultima specializzazione della 'ndrangheta secondo quanto emerge dall'inchiesta “Vello d'oro” che, al termine delle indagini coordinate dalla Dda di Firenze ha portato all'esecuzione, questa mattina, da parte di carabinieri e Guardia di finanza, di 14 misure di custodia (11 in carcere e 3 ai domiciliari) nei confronti di altrettanti soggetti residenti tra la Calabria e la Toscana (LEGGI I NOMI).


 

Il provvedimento, firmato dal gip, Paola Belsito, ha portato anche al sequestro di 12 società, 5 con sede in Italia e 7 tra Slovenia, Gran Bretagna, Austria, Croazia e Romania, e di numerosi conti correnti bancari. I reati, contestati ai 18 indagati complessivi, vanno dall'associazione a delinquere, estorsione, sequestro di persona, usura, riciclaggio ed autoriciclaggio. Ad alcuni dei destinatari della misura di custodia in carcere anche l'aggravante del metodo mafioso.

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