Il boss al carabiniere: «Togliti la divisa e ti faccio vedere io. So dove abiti»

Nuova accusa per Leone Soriano, esponente di spicco dell’omonimo clan di Filandari, nel Vibonese, coinvolto nell’operazione “Nemea” . Da ieri manette ai polsi anche per Gaetano Soriano
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di G. B.
31 marzo 2018
13:22
conferenza stampa dell’operazione
conferenza stampa dell’operazione "Nemea"

Contiene nuove accuse nei confronti di Leone Soriano - rispetto al fermo di indiziato di delitto eseguito l’ 8 marzo scorso - l’ordinanza di custodia cautelare in carcere vergata dal gip distrettuale e notificata ieri dai carabinierinell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Nemea”Accuse gravi che dimostrano, ancora una volta, tutta l’arroganza e la sfrontatezza di quello che viene ritenuto come il vertice dell’omonima “famiglia” di Pizzinni di Filandari. A carico di Leone Soriano, il gip ha infatti elevato un nuovo capo di imputazione. Una minaccia aggravata dalle modalità mafiose rivolta al maggiore dei carabinieri Valerio Palmieri - a capo del Nucleo Investigativo di ViboValentia - e ad altri militari dell’Arma, commessa l’8 marzo scorso in occasione della notifica del fermo di indiziato di delitto per l’operazione “Nemea”. 

 «Ve la farò pagare»

Leone Soriano - per come si evince dalla nuova accusa - nel corso della perquisizione domiciliare e personale pronunciava all’indirizzo del maggiore Valerio Palmieri le seguenti espressioni: «Devi perquisire la famiglia tua, non la mia. Nonostante non uscirò di casa vi farò vedere che ci sarà qualcuno che verrà a trovarvi. So dove abiti e ve la farò pagare. Secondo te il kalashnikov io lo tengo a casa? Togliti la divisa e te lo faccio vedere, ma da uomini a uomini». L’ennesimo “delirio” del 52enne Leone Soriano, insomma, ieri rivolto nei confronti del maresciallo Salvatore Todaro (alla guida della Stazione dei carabinieri di Filandari) ed ora nei confronti di chi - come il maggiore Palmieri - sta assestando insieme ai suoi uomini duri colpi alla criminalità organizzata dell'intero Vibonese attraverso un certosino lavoro investigativo. 


 In manette anche Gaetano Soriano

Fra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, anche Gaetano Soriano, 54 anni, fratello di Leone, arrestato ieri dai carabinieri e che non era stato fra i destinatari del fermo di indiziato di delitto. L’accusa nei suoi confronti è quella di aver detenuto e venduto diversi chili di cocaina ed eroina. Contestazione mossa in concorso con Leone Soriano, Francesco Parrotta, 35 anni, di Filandari, Graziella Silipigni, 47 anni, di Pizzinni di Filandari, moglie del defunto Roberto Soriano (lupara bianca), fratello di Leone e Gaetano, Caterina Soriano, 28 anni, di Pizzinni di Filandari (ordinanza ai domiciliari, figlia di Graziella Silipigni) e Luca Ciconte, 26 anni, di Sorianello, di fatto domiciliato a Pizzinni di Filandari (marito di Caterina Soriano). 

 

G.B.

Giornalista
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