La decisione

‘Ndrangheta stragista, la Corte acquisisce le nuove intercettazioni: si riapre il processo d’Appello

VIDEO | I giudici di Reggio Calabria hanno accolto la richiesta della procura generale in merito all'acquisizione del fascicolo dell’inchiesta Hybris portata termine mercoledì scorso dalla Dda dello stretto. Le difese degli imputati si sono opposte

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di Elisa Barresi
13 marzo 2023
14:21

Si riapre il dibattimento nel processo d'appello di 'Ndrangheta stragista, procedimento sul duplice omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, trucidati il 18 gennaio 1994 in un agguato avvenuto sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria all'altezza dello svincolo di Scilla. Così ha deciso la Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria accogliendo la richiesta della procura generale. Una decisione maturata alla fine dell'udienza tenuta questa mattina dopo gli interventi delle difese, a cui i giudici di piazza Castello avevano dato modo di visionare i nuovi atti che il pm chiedeva di acquisire.

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Gli avvocati si sono opposti alla richiesta del procuratore Giuseppe Lombardo di acquisire l’intercettazione tra Ferraro, indagato nell’inchiesta Hybris, e Adornato. Per l’avvocato di Giuseppe Aloisio si tratta di «una questione mediatica». Un’affermazione che il legale ha supportato con articoli di giornale che riportano le dichiarazioni di Franco Pino: «Non conosciamo la posizione di Adornato. Che ruolo ha e come è venuto a conoscenza dei fatti riportati in questa intercettazione».


Per la difesa, dunque, le affermazioni circa la partecipazione della ‘Ndrangheta alle stragi degli anni 90, non rappresentano una novità che può riaprire la fase istruttoria del processo: «Dovremmo riscontrare Franco Pino risentendolo?». Per gli avvocati, dunque, le parole di Pino riportate nei quotidiani nel 2018, possono aver ispirato la conversazione riportata oggi in aula da Lombardo.

Ma per la procura le richieste della difesa di avere certezze sul ruolo di Adornato è inammissibile: «Adornato è stato l’autista di Piromalli per anni ma è inammissibile pensare che venga qui a riferirlo. Sarebbe come testimoniare contro se stesso».

La Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria, presieduta da Bruno Muscolo, dopo essersi riunita in camera di consiglio ha stabilito che «sulla richiesta di attuazione di ulteriori e attività istruttoria nel corso della discussione ritenuto che alla stregua di quanto prospettato dal procuratore generale e degli atti esibiti la prova si appalesa assolutamente necessaria. Acquisisce il file relativo al l’intercettazione effettuata il 17 gennaio 2021 e i relativi decreti autorizzativi, l’ordinanza di custodia cautelare dell’inchiesta Hybris in relazione agli atti storici e inerenti all’intercettazione in questione, acquisisce gli articoli esibiti dalla difesa. Dispone perizia trascrittiva sull’intercettazione e l’esame del tenente colonnello Massimo Galasso firmatario dell’informativa del marzo 2023. Riserva di decidere sull’audizione del Francesco Adornato all’esito dell’attività istruttoria».

 

Giornalista
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