'Ndrangheta a Taurianova, scarcerato Antonio Rettura

L'uomo era finito in carcere nella maxiperazione della Dda reggina denominata "Terramara-Closed", perché accusato di avere favorito la latitanza del boss taurianovese Ernesto Fazzalari. Nell'operazione è implicatio anche l'ex sindaco Domenico Romeo

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29 agosto 2018
15:21

Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha scarcerato Antonio Rettura. Il Tdl ha accolto il ricorso degli legali del taurianovese, gli avvocati Antonino Napoli e Alessandro Gamberini.

L’uomo è accusato di fare parte della cosca Zagari-Fazzalari-Viola di Taurianova, nell’ambito del procedimento della Dda di Reggio Calabria chiamato “Terramara-closed” che, nel dicembre scorso, aveva portato il carcere 48 persone, tra le quali l'ex sindaco Domenico Romeo. In particolare, la Procura antimafia contesta a Rottura di aver favorito la latitanza di Ernesto Fazzalari, il pericoloso boss di Taurianova arrestato a Molochio il 26 giugno 2016 dopo 20 anni di latitanza.



Quello di oggi, è il secondo pronunciamento del Tribunale del Riesame di Reggio Calabria. I giudici reggini, infatti, avevano rigettato il primo ricorso presentato dai legali di Rottura. La Cassazione, però, aveva annullato con rinvio l’ordinanza di custodia cautelare con la quale il gip distrettuale aveva concesso l’arresto di Rottura.


I rilievi della Cuprema Corte sono stati accolti dal Tdl che ha accolto le richieste dei difensori, annullando l’ordinanza applicativa della misura cautelare e disponendo l’immediata liberazione dell’indagato.

 

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