Accusata di aver ucciso il marito, chiesti 30 anni per la moglie di Ernesto Ienco

Il delitto sarebbe maturato per motivi passionali. Secondo l'accusa a freddare l'uomo a Riace la donna e l'amante
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di Ilario  Balì
9 maggio 2018
22:03

Si è conclusa con la richiesta alla pena complessiva a 30 anni di reclusione la requisitoria del pm Vincenzo Toscano al processo di primo grado contro Sabrina Marziano, imputata con l’accusa di concorso nell’omicidio del marito, Ernesto Cosimo Ienco, ucciso la notte del 25 ottobre del 2015 a Riace. Il delitto, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbe maturato per motivi passionali. Ienco infatti aveva intuito la relazione sentimentale tra la moglie e l’amante Agostino Micelotta, già condannato a 16 anni in abbreviato, e i due temevano che questa scoperta avrebbe ulteriormente incrinato il rapporto coniugale.

La ricostruzione

Dalla ricostruzione è emerso che i due amanti, la notte del 25 ottobre, all’una e venti circa, in concorso tra loro, al rientro da un matrimonio fuori paese del marito 31enne, avrebbero esploso al suo indirizzo, dall’interno dell’abitazione quattro colpi di fucile caricato a pallettoni e, successivamente, utilizzando un corpo contundente, avrebbero ulteriormente infierito sul corpo esanime della vittima, colpendolo ripetutamente all’altezza della nuca. 


Giornalista
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