Omicidio Taranto: tre indagati per favoreggiamento

Antonio Taranto fu ucciso a Cosenza lo scorso 29 marzo. Per l’omicidio il 10 dicembre fu arrestato Domenico Mignolo che, adirato per non aver ricevuto lo stipendio dal clan, sparò dal suo balcone. È di oggi l’avviso di conclusione delle indagini con l’accusa di favoreggiamento nei confronti di altre tre persone
di Redazione
5 febbraio 2016
18:26

Si tratta di Leonardo Bevilacqua, della compagna Mirella Occhiuzzi e di Riccardo Altomare: sarebbero loro i tre presunti favoreggiatori di Domenico Mignolo, arrestato lo scorso 10 dicembre con l’accusa di aver ucciso Antonio Taranto, 26 enne, freddato il 26 marzo a via Popilia, quartiere di Cosenza.


L’avviso di conclusioni indagini arriva oggi, indagini che sin dall’inizio sono state coordinate dai pm Antonio Bruno Tridico e Donatella Donato, con la direzione del procuratore capo Dario Granieri e del procuratore aggiunto, Marisa Manzini.



Ad uccidere Antonio Taranto sarebbe stato un colpo di revolver calibro 38/357 magnum che Mignolo avrebbe esploso dal balcone della propria abitazione. Le indagini avrebbero fatto luce sul presunto e reale movente dell’omicidio: per gli investigatori “Mignolo era particolarmente adirato per non aver ricevuto lo ‘stipendio’ dal proprio clan nel periodo in cui era stato detenuto”.

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