Operazione 'Il Principe', chiesto giudizio immediato

La procura di Reggio spinge per il giudizio immediato nei confronti di tre presunti estortori legati al clan De Stefano. Avrebbero agito per conto di Giovanni detto "il Principe". Per loro le accuse di estorsione e associazione mafiosa
di Francesco Creazzo
24 marzo 2016
11:23

Sarà probabilmente giudizio immediato per Sebastiano Musarella, Domenico Neri e Fortunato Caracciolo. I tre sono accusati di essere gli estortori di fiducia del "principe" Giovanni De Stefano. La Dda li aveva arrestati nel dicembre scorso con l'accusa di aver turbato i lavori di un cantiere per la ristrutturazione di un negozio sul corso Garibaldi, la via dello shopping reggino. I tre avrebbero bloccato i lavori, non autorizzati dalla cosca di competenza: "devi andare a parlare ad archi" avrebbero detto al personale del cantiere. Insomma un pagamento del pizzo in mancanza del quale l'attività non poteva proseguire.
Un pressing costante tra settembre e ottobre 2015, fatto di visite al cantiere e di inviti a "mettersi in regola". Tutto inutile dato che l'imprenditore ha denunciato e fatto arrestare chi lo torturava e che adesso dovrà affrontare le aule del tribunale: dopo l'incidente probatorio, i pm Roberto di Palma e Annamaria Frustaci hanno chiesto il giudizio immediato nei confronti di Musarella, Neri e Caracciolo. Nell'attesa di definire la posizione del loro presunto dante causa, il "principe" Giovanni De Stefano.

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