Catanzaro, inchiesta scandalo all'Asp: chiesto rinvio a giudizio per dodici

L'operazione della Guardia di Finanza la scorsa estate travolse l'azienda sanitaria. Dirigenti e dipendenti si sarebbero liquidati emolumenti e premialità non dovuti per oltre 160mila euro
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di Luana  Costa
10 aprile 2018
15:56

È stato chiesto il rinvio a giudizio per tutti i dodici imputati coinvolti nell'operazione condotta dalla Guardia di Finanza, denominata "STOPandGO", che ha coinvolto la scorsa estate l'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.

 


Concorso in peculato è l'accusa mossa dalla Procura nei confronti di Giuseppe Romano direttore del servizio informativo, per Francesco Francavilla direttore dell’unità operativa gestione risorse economiche, Francesco Grillone, collaboratore amministrativo dell’unità operativa e addetto alla gestione di spesa, per Maurizio Rocca dirigente medico, per Silvia Lanatà, Giuseppe Fazio, Dario Marino e Ieso Rocca dipendenti addetti al servizio informativo aziendale, per Caterina Simonetta collaboratrice amministrativa dell’unità gestione risorse economiche, per Francesco Papaleo collaboratore amministrativo dell’unità operativa gestione risorse umane e per Damiano Congiusta collaboratore di questa unità.

 

Gli imputati si sarebbero appropriati della somma di 166mila euro destinata a progetti finanziati dalla Comunità europea senza però aver svolto alcuna attività lavorativa. Sarebbe stato Giuseppe Romano a disporre la liquidazione delle spettanze mentre Francesco Francavilla avrebbe adottato gli atti istruttoripropedeutici al saldo delle risorse.

 

L'udienza preliminare è stata fissata per il 15 maggio.

 

Luana Costa

 

Giornalista
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