Ordine degli avvocati, De Luca avverte: «No a logiche spartitorie»

Il leader di Libera Avvocatura Brutia: «Solo improvvide alleanze possono sovvertire la volontà espressa dall'elettorato»
di Salvatore Bruno
27 novembre 2017
09:09

L’avvocato Claudio De Luca, leader della lista “Libera Avvocatura Bruzia” sente odore di bruciato. Nelle recenti elezioni per il rinnovo del consiglio dell’ordine la sua compagine ha eletto nove consiglieri su 21 «sufficienti – scrive il legale in una nota - a designare il presidente, il vicepresidente, il segretario e il tesoriere. Ciò varrebbe a suggellare un’indicazione forte e precisa del foro bruzio».

La maggioranza relativa potrebbe non bastare

La prima riunione del rinnovato consiglio è in calendario per il pomeriggio di oggi, 27 novembre. L’assise è composta anche da cinque consiglieri eletti nella lista capeggiata dall’avvocato Vittorio Gallucci, che i bene informati danno vicino all’uscente Oreste Morcavallo, dal gruppo di quattro consiglieri guidati da Sabato Carlo Paduano e dai tre che fanno capo a Giovanni Spataro. Il rischio per De Luca è quello della costituzione di un’alleanza tra le tre liste perdenti che, se dovessero sposare una linea comune, potrebbero contare su 12 voti. In realtà basterebbe un accordo tra Gallucci e Paduano per mettere fuori gioco De Luca: in caso di parità (nove a nove) e di astensione dei consiglieri del gruppo di Spataro, avrebbe la meglio Gallucci per anzianità.


«Il foro ha espresso una chiara volontà di rinnovamento»

De Luca avverte: «Solo improvvide alleanze di comodo e strumentali, frutto di logore logiche spartitorie, inusuali per la politica ordinistica e tese solo a sovvertire la chiara volontà elettorale, potrebbero portare ad un diverso orientamento dei neoconsiglieri. E’ bene sottolineare pure che altri 3 componenti della nostra lista, che come tutte le altre era formata da 14 avvocati, sono arrivati rispettivamente 22mo, ad un voto dall’ultimo posizione in consiglio, 27mo e 30mo: ben 12 aspiranti consiglieri su 14 nei primi 30. Gli esiti della votazione – insiste De Luca - hanno, quindi, sancito e riconosciuto la nostra lista “Libera Avvocatura Brutia” come innovativa e rispondente alle mutate esigenze dell’avvocatura dopo un periodo di grande incertezza».

«Condanniamo le logiche spartitorie da Manuale Cencelli»

«Il nostro agire è improntato alla più grande trasparenza e rifugge manovre sordide che perpetuano un canovaccio ormai vetusto. In linea con il programma presentato, disdegniamo le azioni di coloro che stanno tentando di vanificare il vento di novità, coerenza, trasparenza e lealtà che abbiamo avuto la capacità di far spirare inevitabilmente sul foro bruzio. Condanniamo – conclude il leader di “Libera Avvocatura Brutia” chi ostinatamente disconosce il risultato elettorale per ambizione personale, perseguendo alleanze innaturali frutto di logiche spartitorie da Manuale Cencelli.

Giornalista
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