PASSO DEL SALTO | La testimonianza dei tossicodipendenti

Gli assuntori di cocaina raccontano di essersi recati in viale Isonzo o di aver ricevuto la droga
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di Luana  Costa
20 febbraio 2018
14:45

"Ho fatto uso di sostanza stupefacente del tipo cocaina per circa 15 anni: dall'anno 2001 fino a circa 4 o 5 mesi fa". Inizia così il racconto di una donna tossicodipendente. "Ho acquistato cocaina spesso nel quartiere Pistoia di Catanzaro, in Via Isonzo. Nello specifico andavo ad acquistare nella seconda traversa di Via Isonzo, direzione Catanzaro Lido-Catanzaro, all'ultimo stabile sulla sinistra, al piano terra, primo portone sulla destra da una persona anziana con i baffi o anche da altri familiari che erano nell'abitazione".

Il tunnel della droga 

"Nel quartiere mi recavo con la mia autovettura dell'epoca, una Toyota Yaris di colore bianco. Facevo uso di cocaina con frequenza giornaliera, acquistandola per un importo di circa 50 euro corrispondenti a 5 bustine da 10 euro per un peso di circa 0,5 grammi totali. Negli ultimi tempi e precisamente a partire dalla fine dell'anno 2014, primi giorni dell'anno 2015, ho cominciato ad acquistare la sostanza stupefacente, sempre del tipo cocaina da Santino Mirarchi, con la stessa frequenza giornaliera, ma con la convenienza che quest'ultimo mi vendeva una "pallina" di cocaina dal peso di 1 grammo per 60 euro. Ho acquistato cocaina da Mirarchi fino ad aprile 2015 e devo precisare, che dallo stesso acquistavo anche in credito, accumulando debiti che di volta in volta saldavo. Tale debito per l'acquisto di cocaina era arrivato a 1000 euro nell'aprile 2015. Per tale motivo questo ha iniziato a minacciare di bruciarmi la macchina e di venire a casa mia fare "casino" sapendo che i miei genitori non godono di ottima salute e incutendomi allo stesso tempo timore per la mia incolumità e quella dei miei genitori.


 

La consegna a domicilio

"Il Mirarchi, era solito vendermi la cocaina a volte consegnandomela personalmente a casa sua mentre tante altre volte mi rimandava dai suoi collaboratori tra cui il "negretto" Marco che abita vicino casa sua, previo avviso tramite whatsap o messenger o dietro al bar da uno che so non essere di Catanzaro Lido, di corporatura robusta che ricordo chiamarsi Sebastiano. Non posso precisare quante volte mi hanno mi hanno venduto la cocaina l'uno o l'altro ma per ogni fornitura mi rivolgevo sempre al Mirarchi il quale a seconda della disponibilità me la consegnava o mi rimandava ai suoi amici".

 

Luana Costa

Giornalista
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