Processo “Eclissi”, si sgretola buona parte dell'impianto accusatorio

Tra le accuse vi erano le presuinte infiltrazioni ‘ndranghetista nell’amministrazione comunale di San Ferdinando finalizzate al controllo di autorizzazioni e appalti

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di Redazione
2 ottobre 2018
18:46

Il collegio del tribunale di Palmi ha emesso la sentenza nei confronti dei 9 imputati implicati nell'inchiesta "Eclissi", operazione contro la cosche di San Ferdinando. A fronte delle otto condanne e un'assoluzione richieste dalla Procura antimafia, il Tribunale ha inferto 17 anni di carcere a Boian Dimitrov, 16 a Paparatto e 8 mesi (pena sospesa) a Viktoriva Trifonova Georgieva.

Il collegio, però, ha assolto Domenico Cimato, Giovanni e Salvatore Pantano e il carabiniere Pasquale Sannuto. I giudici hanno deciso, inoltre, di stralciare le posizioni processuali dell'ex vicesindaco di San Ferdinando Santino Celi e della dirigente comunale Caterina Papasidero, perché nel fascicolo del dibattimento mancavano alcune trascrizioni. Questo vuol dire che per Celi e Papasidero il processo continua. Nella prossima udienza verrà conferito l'incarico al perito per l'integrazione probatoria


 

Nel procedimento era imputato anche l’ex sindaco Domenico Madafferi, deceduto alcuni mesi fa.

Le accuse contestate dalla procura antimafia sono a vario titolo, quelle di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamenti, possesso e uso di armi da guerra, traffico di stupefacenti, condizionamento delle istituzioni, infiltrazioni ‘ndranghetista nell’amministrazione comunale di San Ferdinando finalizzate al controllo di autorizzazioni e appalti.

Nel processo in abbreviato, dove sono sotto processo la maggioranza degli imputati, sono stati inflitti oltre 300 anni di carcere.

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